Vibonesiamo.it BLOG – Mario Vallone Editore

In ricordo di Palatucci, “Giusto tra le nazioni”

Condividi il post:

29/01/12. Numerosi i partecipanti alla conferenza organizzata nei giorni scorsi dal Dirigente Scolastico del Liceo Ginnasio “Michele Morelli” presso la Scuola Allievi Agenti di Vibo, in occasione della giornata dedicata alla memoria.

Ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, rappresentanti di una categoria alla quale la memoria non aiuta a ricordare episodi dolorosi di violenza e sopraffazioni, hanno voluto raccogliere il racconto e le notizie fornite da coloro i quali di queste vicende sono profondi conoscitori. Gli stessi ragazzi hanno partecipato attivamente all’evento con rappresentazioni di vario genere.

Accanto a loro, nell’auditorium della Scuola, numerosi insegnanti e cittadini, oltre alle massime Autorità locali. Presente anche una vittima dell’olocausto, scampata allo sterminio che ha fatto dono agli auditori del racconto delle esperienze vissute negli anni della sua gioventù, esperienze che hanno indelebilmente segnato l’intera sua esistenza. Altra indiretta testimonianza è stata fornita dal figlio di un deportato che, attraverso i racconti del padre, ha appreso la realtà dei campi di sterminio con assoluto realismo.

L’intera manifestazione è stata dedicata al ricordo di Giovanni Palatucci, il “Questore giusto” che, all’epoca delle barbarie culminate nell’olocausto, si è distinto come vero eroe salvando molte vite umane sottraendole al destino dei campi di concentramento che, al termine della sua vita, ha personalmente conosciuto. Palatucci è morto a Dachau tra quegli uomini e donne che non è riuscito a salvare e, nel 1990, è stato riconosciuto “giusto tra le nazioni”.

E’ a lui che, nella mattina di ieri, il Questore Cucchiara ha dedicato il suo intervento ricordando il collega che ha sacrificato la propria vita per salvarne molte altre di persone a lui sconosciute, catturando l’interesse e provocando la commozione dell’intera assemblea. Molti altri i pensieri rivolti al “Questore giusto”, emblema di altruismo incondizionato e di rarissima umanità.

Commenti

comments

Exit mobile version