VAZZANO, 1115 abitanti
CENNI STORICI
Comune situato in collina ad un’altura di circa 350 metri s.l.m, a poca distanza dal fiume Scornari. Si pensa che il centro abitato sia stato fondato dai superstiti dell’antica Subsicinum i quali, decimati dalla malaria, anticamente si rifugiarono in questo posto e qui vi si stabilirono. Lo studioso Sharo Gambino, riguardo all’etimologia di Vazzano, fa riferimento ad un’abbazia, quindi alla possibilità che sul sito sorgesse un qualcosa di simile. Altre fonti parlano inoltre di una località chiamata Belforte (la stessa Vazzano) dalla quale, dopo il terremoto del 1783, gli abitanti si spostarono verso l’attuale centro abitato. Vazzano fu comunque casale, prima di Arena e poi di Soriano. Di quest’ultimo territorio seguì perciò le sorti. Il Comune venne riconosciuto nel 1811.
DA VEDERE
La chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola, ricostruita dopo il terremoto del 1783 e ricostruita nuovamente dopo il sisma di inizio ‘900; la chiesa del Rosario, anch’essa ricostruita dopo il sisma. Da vedere anche i ruderi dell’antica città di Subsicinum (ben visibile solo un fortino). Una tappa obbligatoria per i visitatori di Vazzano è l’Antiquarium civico, uno spazio allestito per raccogliere i ritrovamenti archeologici della zona. Molto accoglienti, inoltre, alcuni spazi verdi disseminati nella zona ed adatti per fare un picnic. Colpisce immediatamente l’attenzione del visitatore il chiosco di San Francesco di Paola, spazio allestito all’entrata del paese e dedicato al Santo verso il quale la popolazione nutre enorme devozione. Nel medesimo sito vi è una colonna, unico “pezzo” di un antico monastero basiliano.
FESTE RELIGIOSE
La festa patronale di San Francesco di Paola (quarta domenica di agosto); la festa di San Rocco (terza domenica di ottobre); la festa del patrono San Nicola il 6 dicembre; la festa del Rosario la prima domenica di ottobre.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
In estate viene organizzata l’Estate Vazzanese, una serie di manifestazioni di vario genere tra cui: la sagra di pipi (peperoni), di patati (patate), degli antichi sapori (che si tiene ad agosto); un esilarante schiuma party; la festa del fico d’india (il 31 agosto). A dicembre vi è infine una zeppolata il giorno dell’Immacolata.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
*Durante la festa di San Nicola i giovani sono soliti radunarsi di notte e festeggiare assieme l’avvenimento. Durante la medesima festa viene inoltre bollito il granturco e poi distribuito. Con il mais si prepara anche il pane di San Nicola chiamato “pizzateja”.
*Nel XVI secolo (ma anche successivamente) a Vazzano si praticava l’allevamento del baco da seta, e ancora oggi sono visibili numerosi alberi di gelso.
*Nel 1700 la famiglia De Sanctis aveva una baronia che comprendeva Vazzano e Brognaturo. Durante il decennio francese, pare che la famiglia fu coinvolta nelle vicende del brigante Francesco Moscato detto “U Vizzarru” di Vazzano, in quanto la figlia del barone fu amante del malvivente. Si dice che egli abbia fatto uscire la gente povera dalla chiesa per poi entrare nel luogo sacro e fare strage di nobili, tra cui i parenti della donna
*Nel 1700-800 Vazzano diede alla chiesa cattolica ben tre vescovi, tutti della famiglia Mandarano.
Un ringraziamento a Carmine Varriale, storico del luogo, ed alla Pro loco per le informazioni forniteci.
