Emergenza covid19 Drapia. Intervista a Pino Rombolà

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Pino Rombolà

L’altro ieri ho realizzato un’intervista col sindaco di Drapia Alesandro Porcelli (vai al post).

Oggi ho fatto la stessa cosa col leader della minoranza Pino Rombolà, che ringrazio.

MarioVallone

Emergenza Coronavirus. Come è stata gestita, complessivamente, la cosiddetta Fase 1 nel nostro Comune?

A mio giudizio l’amministrazione di Drapia ha gestito la fase 1, limitandosi agli adempimenti burocratici previsti dai numerosi provvedimenti sovracomunali.

Ritengo però che i veri eroi della fase 1, siano stati i cittadini drapiesi che, come del resto la stragrande maggioranza degli italiani, hanno avuto un eccezionale senso di responsabilità.

Andiamo più nei dettagli. Come minoranza avete inoltrato al sindaco richiesta di ampliare platea per buoni spesa. Ieri, nell’intervista che ho realizzato con il primo cittadino, rispondendo alla mia domanda sull’argomento, egli ha avuto parole molto dure…

E’ vero, come minoranza, abbiamo ritenuto doveroso inoltrare un’istanza, credo abbastanza ragionevole ed aggiungo dai toni molto civili, al Sindaco ed al Responsabile F.F. dell’Ufficio Amministrativo, con la quale abbiamo chiesto di intervenire per ampliare la platea delle famiglie che possono accedere ai “buoni spesa”.

La ratio dell’ordinanza della Protezione Civile, con la quale sono stati trasferiti i fondi da utilizzare come buoni spesa ai comuni è pacificamente individuata nella volontà del Governo di dare immediato respiro, in primis a tutte quelle famiglie che vivono incolpevolmente la terribile crisi economica determinata dal Coronavirus, come ad esempio i licenziati, le piccole partite iva, i lavoratori stagionali che non riprenderanno a lavorare nell’immediato, insomma tutte quelle categorie di persone che si sono trovate dalla sera alla mattina senza un reddito sufficiente e, non avendo altre risorse proprie, si trovano in grave difficoltà.

In altri termini è una misura immediata tesa ad attenuare quelle situazioni di difficoltà, anche momentanee, legate al particolare momento storico.

Alla luce di quanto sopra ed anche in considerazione delle poche domande ammesse e delle tante escluse dopo la selezione, che di fatto permetterà ai beneficiari di usufruire dei buoni spesa per circa 4 mesi, quindi fino al mese di luglio, abbiamo ritenuto di suggerire al Sindaco di trovare un modo per ampliare la platea dei beneficiari.

Non è vero che ampliando la platea i beneficiari riceveranno meno soldi, ovviamente la durata del beneficio anziché arrivare a comprendere anche il mese di luglio con ogni probabilità si fermerà un po’ prima, ma avrà permesso a tutte le famiglie in seria difficoltà di superare questo tragico momento.

Del resto è evidente che se tale blocco economico dovesse perdurare a lungo il Governo centrale sarà costretto ad intervenire con nuovi trasferimenti.

Vedi la prova che qualcosa deve essere rivista e data dal fatto che i volontari della croce rossa e della protezione civile, nonostante l’erogazione dei buoni spesa, sono costretti, per espressa ammissione del sindaco, ad intervenire con il Banco alimentare.

E’ evidente che la procedura adottata dal Comune per la erogazione dei buoni spesa, ha lasciato fuori una serie di persone che al contrario ne avevano urgente bisogno.

In altri termini dopo poco meno di un mese, per espressa ammissione del Sindaco, il Comune ha speso circa € 4.000,00 di buoni spesa, quindi ha ancora in cassa oltre € 13.000,00, è allucinante, pertanto, che per i nostri concittadini in stato di difficoltà debba intervenire il volontariato con i pacchi spesa del Banco Alimentare.

Ripeto qualcosa non sta funzionando.

Tutto ciò mi fa tornare alla mente le parole, versetto 25, 29 del Vangelo secondo Matteo: “Perché ha chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”.

Ho letto il delirante sproloquio che il primo cittadino ha fatto nei confronti del gruppo di minoranza, parole che non meriterebbero neppure di essere commentante tanto sono offensive, diffamatorie e calunniose e che poco hanno a che vedere con la politica. Io ritengo che tale livoroso e soprattutto gratuito attacco è da solo sufficiente a far comprende le esatte posizioni di ciascuno.

Devo dire che lo stesso non è nuovo a queste reazioni che fanno tornare alla mente la straordinaria interpretazione che il grande Alberto Sordi fece del Marchese del Grillo. Ad esempio la scena nella quale il Marchese prima di lanciare qualche monetina (era molto avaro) ai poveri, per elemosina, li faceva cuocere sulla viva fiamma in modo che i poveretti nel raccoglierle si bruciassero le dita, e poi, in un’altra scena con spocchia ed arroganza li apostrofava “IO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO”.

Insomma non è la prima volta che il nostro Sindaco, dinnanzi a legittime, lecite e tal volta dovute, richieste avanzate da parte della minoranza reagisce in maniera scomposta apostrofandoci con parole che tanto ricordano l’avaro marchese.

Io credo che qualsiasi altra persona dinanzi ad una ragionevole richiesta avanzata dalla minoranza, anziché reagire in tale siffatta maniera si sarebbe fermata un attimo per valutare la bontà o meno della proposta.

Ma andiamo al merito.

Intanto non dovrei essere io a spiegargli quali sono i compiti della maggioranza e quali i compiti dell’opposizione, visto che lo stesso è al suo secondo mandato e visto che nella passata amministrazione ha svolto anche il ruolo dell’opposizione.

Quello che lui chiama atteggiamento ispettivo, altro non è che quel ruolo di controllo che la legge impone, e ribadisco impone, alla minoranza di controllare l’operato della maggioranza e per poterlo fare ha il diritto di accedere agli atti presso gli uffici, ovviamente nel pieno rispetto delle norme in materia di privacy che francamente finora non so se sono state del pari rispettate da tutti.

Devo dire poi che sono completamente d’accordo con quanto lo stesso ricorda a proposito di “maturità”, era dai tempi del liceo che non mi si accusava di essere immaturo, ed in particolare quando scrive che: “non può considerarsi maturo, infatti, chi in momenti come questo, piuttosto che offrire, con gratuità e senza condizioni, il proprio concreto sostegno dedica il proprio tempo ad elaborare strategie divisive e distruttive. Non può essere definito maturo chi, piuttosto che pensare al bene comune, in momenti come questo pensa a soddisfare le proprie personalissime bramosie di potere…”.

Sono certo però che nel pronunziare queste parole il Sindaco si stesse guardando allo specchio.

La maturità per primo deve averla chi ha l’onore e l’onere di dirigere la barca ed ancor di più deve averla quando infuria la tempesta. E bisogna farlo attraverso gli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione e che consentono di responsabilizzare ognuno per la parte che gli compete. Ve ne è uno in particolare che consente di responsabilizzare tutti, di portare le istanze di tutti, di mettere ciascuno dinnanzi alle proprie funzioni ed ai propri compiti: si chiama CONSIGLIO COMUNALE.

Questo è lo strumento principe che la democrazia prevede, certe cose, non lo si può fare con pochi intimi, con cric e c(r)oc e neppure tramite social.

Considerato l’assordante silenzio del Sindaco, ribadisco, infatti, che in un momento delicato e difficile come questo avrebbe dovuto, sua sponte coinvolgere tutti i consiglieri, anche senza particolari formalità, in modo da affrontare al meglio la fase emergenziale, il gruppo di minoranza, con estremo senso di responsabilità, ha offerto, quasi nell’immediatezza, la propria collaborazione per affrontare l’emergenza.

Di ciò vi è prova documentale e se ancora rimane un briciolo di onestà intellettuale può essere, altresì, confermato da uno dei componenti della giunta.

Nonostante la nostra disponibilità a collaborare, da parte sua nessun segnale, anzi di fronte alle nostre civili e ribadisco ragionevoli richieste, ha reagito come abbiamo visto.

Aggiungo infine che un Sindaco che pensa e scrive che se avesse voluto fare politica con i buoni spesa avrebbe cercato di estendere al massimo la platea “…per fare contenti il maggior numero di cittadini che, al momento opportuno se ne sarebbero ricordati…”, la dice lunga sul modo di pensare ed agire dello stesso.

Ed infatti, anche solo pensare di poter speculare o avere una qualche locupletazione, fosse anche solo elettorale, nei confronti di cittadini bisognosi e fragili è di una tale gravità che ogni ulteriore aggiunta mi esporrebbe al rischio di essere querelato.

Condividi posizione Santelli degli ultimi giorni? Non è stata fatta un po’ di confusione – te lo chiedo come giurista – negli ultimi tempi con tutte queste sovrapposizioni di ordinanze, DPCM, etc.

Se parliamo dell’Ordinanza emessa dalla Santelli, non la condivido, almeno nella parte in cui consente la riapertura dei bar e ristoranti anche se solo all’aperto, intanto perché impraticabile, se uno può uscire solo per andare a trovare i congiunti e per i soli motivi di necessità e lavoro, come fa ad andare al bar/ristorante?  L’antinomia è evidente.

Ammenoché il tizio non abbia come congiunto il titolare del bar e/o del ristorante la vedo difficile, ma non la condivido soprattutto perché si è creato un braccio di ferro con il Governo centrale che in questi frangenti deve essere assolutamente evitato.

Se invece parliamo di posizione intesa nel senso che occorre ripartire, credo sia giusto ricominciare ad aprire le attività, soprattutto quelle dove non vi sono alti rischi di contagio e credo anche, che sia legittimo porre una questione politica sulla necessità di far ripartire l’unica industria della Calabria che è il turismo.

Non è pensabile di tenere bloccato un intero paese fino a quando il rischio di contagio sarà uguale a zero, prima che ciò accada passerà di certo parecchio tempo e non credo francamente che il paese possa reggere a lungo, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista della tenuta sociale.

Riguardo infine quella che tu definisci confusione, ma che in realtà è qualcosa di giuridicamente più serio, sono assolutamente d’accordo, in questi mesi è stata creata una enorme confusione che ha messo a dura prova anche i più esperti giuristi.

In questi mesi ho letto delle corbellerie dal punto di vista giuridico che credo, che se uno avesse tempo e voglia ne potrebbe venirne fuori un simpatico libro delle blasfemie giuridiche.

Vedi già l’utilizzo in maniera sistematica del DPCM, che altro non è che un atto avente natura amministrativa emanato esclusivamente dal Presidente del Consiglio, per capirci non ha neppure lontanamente la forza di legge, per limitare diritti inviolabili e costituzionalmente garantiti è una oscenità alla quale bisogna mettere la parola fine il prima possibile, ieri era già tardi.

Se in qualche modo può essere giustificato, stante la grave emergenza, il primo DPCM, certo in nessun modo possono esserlo i successivi. Eppure la nostra Costituzione prevede all’art. 77 che in caso di necessità e di urgenza il Governo possa adottare atti aventi forza di legge, i c.d decreti legge.

In altri termini in questi casi la Costituzione fornisce uno specifico strumento, il D.L. che ha forza di legge, questa è la via che doveva e deve essere utilizzata per comprimere, seppur temporaneamente, i diritti inviolabili come la libertà di circolazione, la libertà personale, la libertà di associazione.

Per spiegarmi meglio, il momento più grave disciplinato dalla nostra Carta Costituzionale è quando il Parlamento dichiara lo stato di guerra.

Ebbene la Costituzione anche in questo caso estremo stabilisce che il Parlamento conferisce i poteri necessari (non tutti) al Governo (organo collegiale) e non al Presidente del Consiglio.

Passiamo alla Fase 2. Presumibilmente torneranno nel comune molti drapiesi. Dovranno registrarsi sul sito della Regione, comunicare il loro arrivo e mettersi in quarantena. Siamo pronti ad accoglierli. Massima solidarietà qualora qualcuno dovesse risultare infetto, ma sia ben chiaro: devono avere la responsabilità di stare a casa, anche se senza sintomi. Non si scherza. Ricordiamo che violare la quarantena, se infetti, è un reato quindi un’azione con conseguenze penali. Cosa ti senti di dire a queste persone?

Sono d’accordo con te, lo ritengo assolutamente giusto sia dal punto di vista umano che giuridico, per la verità forse è pure tardi, che coloro che per un motivo qualsiasi si trovano lontano dai propri cari possano, ove lo ritengano, rientrare.

Non credo vi sia bisogno di dire loro nulla, sono certo, infatti che si tratta nella quasi totalità di persone dotate di altissimo senso civico, lo dimostra il fatto che per rispetto sono rimaste lontane di casa fino ad oggi e che quindi sapranno osservare con il massimo scrupolo nel loro interesse e nell’interesse della collettività quanto loro impartito dalle Autorità preposte.

Se proprio devo dire loro qualcosa è quella di attenersi con il massimo scrupolo a quanto stabilito ed ordinato dalle Autorità e soprattutto di sottoporsi ai tamponi e di rimanere isolati fino a quando non avranno l’esito degli stessi.

Gestione Fase 2. Buoni spesa a parte. Cosa deve e può fare il Comune con le sue risorse? Il sindaco ripete che ha trovato una situazione non favorevole per quel che riguarda le casse comunali ed ha già annunciato che i soldi per gli eventi estivi saranno destinati ad aiutare le famiglie bisognose…. Al posto suo cosa faresti?

Il Sindaco continua, ormai ad un anno dal suo insediamento, che ha trovato un comune in pessime condizioni finanziarie. Io da parte mia posso rispondere che è vero il Comune di Drapia, ma non è il solo, versa in condizioni finanziarie non particolarmente brillanti, per tale ragione fin dall’insediamento dell’amministrazione Vita si è cercato di operare con la massima oculatezza e con la massima parsimonia.

E’ necessario che anche questa amministrazione eviti ogni sperpero ed agisca con la massima prudenza e parsimonia.

Con le risorse proprie il Comune può solo cercare di garantire i servizi di primaria importanza, per il resto occorre accedere a risorse sovracomunali.

Ovviamente se tale emergenza dovesse perdurare, io spero vivamente di no, sono d’accordo che prima di ogni altra cosa occorre aiutare le famiglie che incolpevolmente si trovano a subire questa emergenza.

Tassa di soggiorno. Avete proposto un congelamento ma il primo cittadino non sembra favorevole ad accogliere la vostra proposta…

Io non so se la maggioranza sarà d’accordo ad approvare una moratoria sull’introduzione della imposta di soggiorno, nei confronti della quale, in via di principio, si badi bene da parte della minoranza non vi è mai stata una posizione preconcetta.

In quel Consiglio abbiamo solo detto e chiesto un rinvio in modo da poter affrontare il punto in maniera più approfondita e soprattutto prima di assumere ogni decisione di sentire e coinvolgere le associazioni e gli operatori turistici presenti sul nostro territorio.

La maggioranza si è opposta a qualsiasi ipotesi di rinvio e cosi è stata introdotta in tutta fretta, senza, peraltro, che ve ne fosse l’urgenza.

La prova di ciò è data dal fatto che il Consiglio si è tenuto il 30 dicembre 2019 e l’imposta è entrata in vigore il primo maggio 2020, quindi dopo 4 mesi.

Ad oggi l’imposta di soggiorno, per la prima volta nel Comune di Drapia, è pienamente in vigore ed in una situazione del genere credo rappresenti un unicum nel suo genere ed un vero e proprio paradosso.

La nostra proposta è di congelare immediatamente l’imposta di soggiorno almeno fino al 31.12.2020, poi si vedrà. In questo lasso di tempo, se la maggioranza è disponibile, l’argomento potrà essere meglio approfondito.

Dai primi di marzo fino ad oggi il Comune ha dovuto affrontare una situazione di oggettiva emergenza e nuova sotto molteplici aspetti. Fino a fine febbraio, invece, l’azione procedeva in un sentiero di normalità. Porcelli ha, in tal senso, elencato nell’intervista di ieri, una serie di opere in itinere che stanno portando comunque avanti. Tu cosa ne pensi? Come giudichi l’operato amministrativo del pre coronavirus?

In realtà l’azione amministrativa e politica della maggioranza a prescindere dell’attuale emergenza è stata, e continua ad essere, impercettibile.

Devo dire che a parte il solito generoso impiego degli operai del consorzio di bonifica per il resto è irrilevante.

Come diciamo noi non vi è stato neppure “frusciu i scupa nova”.

Al momento non è ben chiaro come sarà l’estate. Estate si o estate no? Personalmente penso sia ancora presto per dirlo. Magari aspettiamo fine maggio per capire come si evolve situazione…tu in che posizione ti collochi.

Io penso che ogni giorno che passa compromette la prossima stagione turistica e con essa il diritto alla sopravvivenza di tutta la nostra zona.

Certo il termine massimo entro cui il Governo dovrà dire se la stagione turistica potrà svolgersi ed eventualmente in che modo è l’ultima decade di maggio, dopo sarà inutile. Ma devo dire che sono fiducioso.

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