“I primi frutti”

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Pino Rombolà

La Convezione stipulata dal Comune di Drapia con l’Alma Mater Università Di Bologna e finalizzata a promuovere lo sviluppo dell’agroecologia, tutelare la biodiversità e valorizzare il patrimonio enogastronomico nel territorio comunale inizia a dare i suoi primi frutti.

L’amministrazione comunale di Drapia comunica che il 15 febbraio 2018 sono state presentate alla Regione Calabria tre proposte progettuali nell’ambito del Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Calabria, Misura 16.01 “Aiuti per la costituzione e l’operatività dei gruppi operativi del PEI”- Fase 1.

Ai progetti partecipano diverse aziende agricole del territorio comunale e 3 di loro svolgono anche il ruolo di capofila. Le proposte sono state formulate con il supporto tecnico-scientifico dell’Alma Mater Università di Bologna, nell’ambito della Convenzione sopra richiamata.

Partener importanti delle tre proposte progettuali e che in fase di esecuzione avranno un ruolo determinante, sono l’Associazione “Cheria” recentemente costituitasi nel Comune di Drapia e l’Associazione “Legambiente” di Ricadi.

Si riporta di seguito, una sintetica descrizione dei 3 progetti trasmessi alla Regione Calabria.

  • Proposta “Valutazione di Sistemi AgroEcologici e Tutela della Biodiversità”.

Azienda Capofila: Società Cooperativa Agricola Costa Caria.

Il progetto è finalizzato ad incrementare la sostenibilità ambientale, economica e sociale dei sistemi agrari, recuperare e valorizzare specie vegetali a rischio di erosione genetica (es. fagiolo, cereali, specie arboree, ortive) e sottoprodotti/prodotti secondari.

Attraverso un approccio sito-specifico, applicabile ai diversi comprensori agricoli regionali, saranno valutati sistemi agroecologici nei quali le interazioni tra le diverse componenti (suolo, microrganismi, piante, animali) generano effetti sinergici che si traducono in benefici tangibili su fertilità del suolo, capitale naturale, produttività, resilienza, capacità di soddisfare le esigenze delle generazioni future. Speciale attenzione sarà rivolta all’impatto dell’innovazione sul paesaggio rurale e sull’attrattiva turistica. Le attività pianificate dal Gruppo Operativo si raccorderanno con le strutture di trasformazione presenti nel territorio (es. stabilimenti di condizionamento e confezionamento, mulini a pietra, frantoi, cantine).

Le azioni intraprese convergeranno in un Progetto di trasferimento tecnologico veicolato verso i membri del Gruppo Operativo e l’agricoltura regionale, attraverso un processo di trasmissione trasversale del sapere. E’ pianificata attività di divulgazione anche nell’ambito di sagre paesane ed altri eventi. Il Progetto produrrà benefici sulla salute degli addetti e dei consumatori.

Partecipano al Progetto 21 partner. Il coordinamento scientifico è svolto dall’Università di Bologna.

  • Proposta “Gestione efficiente della chioma e dell’acqua per contrastare l’impatto del cambiamento climatico nella Viticoltura calabrese”.

 

Azienda Capofila: Cantina Masicei.

Il progetto proposto risponde alla necessità di implementare, in vitigni autoctoni calabresi coltivati mediante metodi altamente sostenibili, strategie innovative di gestione della chioma e dell’acqua in grado di mitigare gli impatti del cambiamento climatico migliorando le caratteristiche qualitative delle uve e del vino, controllando gli stress abiotici (idrico, termico) e biotici (fitopatie) con metodi a basso impatto e riducendo, così, il ricorso a fitofarmaci, migliorando la qualità dell’acqua e del suolo.

Le soluzioni individuate includono l’applicazione di potature, cimature e defogliazioni tardive e strategie efficienti di impiego dell’acqua al fine di migliorare l’equilibrio vegeto-produttivo e lo stato sanitario delle viti, incrementare la qualità e salubrità delle uve e del vino.

Nell’ambito del programma di disseminazione dei risultati, sarà stimolata anche un’attività di networking utilizzando i moderni mezzi a disposizione. Saranno organizzate visite guidate partecipate ai vigneti dimostrativi. Speciale attenzione sarà rivolta alla formazione dei giovani, disoccupati o in fase di riconversione verso l’agricoltura da altra attività. E’ pianificata attività di divulgazione anche nell’ambito di sagre paesane ed altri eventi.

Partecipano al Progetto 12 partner. Il coordinamento scientifico è svolto dall’Università di Bologna.

  • Proposta “Strategie agroecologiche di gestione del suolo e valutazione dell’impronta carbonica e idrica nei sistemi arborei della Calabria”.

 

Azienda Capofila: Azienda Agricola Marchesa Isabella Toraldo.

Il Progetto è finalizzato a dimostrare che, mediante un’opportuna gestione del suolo, i sistemi arborei possono divenire siti quantitativamente importanti per la fornitura di servizi ecosistemici (tutela dell’acqua, del suolo, della biodiversità e del paesaggio, sequestro di carbonio e uso efficiente delle risorse idriche), in grado di contrastare attivamente i cambiamenti climatici in atto. Le tecniche di gestione del suolo consentiranno di ridurre sensibilmente l’erosione dei suoli, l’impiego di fertilizzanti, acqua e antiparassitari. Il Progetto permetterà, altresì, di rimuovere alcune barriere agronomiche che scoraggiano l’adozione dei metodi di produzione biologico e biodinamico da parte degli agricoltori. I problemi affrontati sono di estrema importanza per lo sviluppo dell’agricoltura e la tutela del territorio regionale. Il programma di disseminazione dei risultati sarà realizzato in maniera capillare su tutto il territorio regionale. Per le imprese agricole destinatarie dirette delle innovazioni saranno organizzati specifici incontri tecnici di formazione che si svolgeranno, in aula e in campo, al fine di aggiornare e trasferire conoscenze sui sistemi e le pratiche agroecologiche di gestione del suolo.

Al raggiungimento degli obiettivi del Progetto parteciperanno 20 partner, sia imprese agricole che qualificati enti di ricerca. Il progetto, coordinato dall’Università di Bologna, genererà il trasferimento di preziose conoscenze tecnico-scientifiche, a basso costo per la società, a chi è già agricoltore, nonché a chi desidera divenirlo.

Ovviamente la speranza e l’augurio, da parte nostra e che le proposte progettuali, allo stato in fase di valutazione dai competenti organi regionali, vengano finanziate in modo che i progetti possano diventare realtà.

Pino Rombolà

Assessore con delega all’Ambiente e all’Agricoltura

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