Agostino Gennaro oggi ci porta nella Grotta dell’Aspide… (leggi il precedente post).
4-GROTTA DELL’ASPIDE
Continuando il nostro percorso alla scoperta delle insenature e le spiagge del nostro mare, dopo la “lupinara” lasciamo la Baia del Corsaro e ci affacciamo sulla baia successiva.
In una stretta insenatura imponente, sia per altezza che per profondità, si apre la grotta dell’Aspide con i resti della sua spiaggetta.
Ripubblico la descrizione da me fatta lo scorso 31 dicembre.
31 dicembre 2016. Oggi voglio chiudere quest’anno con la visita alla grotta dell’Aspide. Dopo vari ed inutili tentativi per raggiungere a piedi dal mare la grotta dove fanciullo approdavo con gli amici, con la barchetta di legno, per sollazzarci un po in un luogo che per le sue caratteristiche possiamo definirlo unico, decisi di raggiungerla da terra.
Giunto sulla vetta della rupe nella quale si addentrava la grotta, visto il luogo impervio, privo di sentieri e a strapiombo sul mare, cercai nella memoria l’unico e possibile percorso per raggiungere il mare dalla rupe impervia e irta di scogli minacciosi. Anche se con difficoltà e cautela raggiunsi la scogliera sul mare. Amici non è poesia né fantasia ma emozione quella che mi avvolse alla vista di quello splendido mare e degli scogli che il mare e l’intemperie hanno eroso dando loro sembianze e forme da favola.
Finalmente giunsi alla grotta, quello che vidi cancello’ per un attimo il ricordo della grotta della mia fanciulezza, nessuna traccia di quella sabbia bianca che pavimentava la grotta, naturalmente sono passate diecine e diecine di anni qualche strato di scogli è caduto dalla cupola della grotta e il mare ha completato l’opera spingendoli fino in fondo cambiando la pavimentazione da sabbiosa a rocciosa.
Mi addentrai nella grotta e ne accarezzai le pareti chiusi gli occhi e per un attimo mi ritrovai fanciullo.
Agostino Gennaro
