Il PSIUP a Francavilla Angitola

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20140905_105817Intervista all’ingegnere Amerigo Fiumara      

Il PSIUP a Francavilla Angitola, una bella esperienza politica, culturale e sociale

Dalla piccola Francavilla Angitola alla grande Bologna, Amerigo Fiumara, ingegnere e memoria storica calabrese del Partito Socialista Italiano d’Unità Proletaria per un importante evento celebrativo, un convegno sulla costituzione e nascita del PSIUP. A Fiumara poniamo alcune domande sulla sua esperienza politica.

Ingegnere Fiumara come è andata a Bologna?

Benissimo! Mi hanno offerto il privilegio di testimoniare a questo importante convegno da militante psiuppino, sull’esperienza del PSIUP a Francavilla Angitola, un paese che allora contava 3700 abitanti, ora ridotti alla metà.

Quest’anno lei aveva organizzato a Francavilla un evento davvero molto simile a questo di Bologna

Si, abbiamo avuto la stessa idea, senza conoscerci ed a 1000 km di distanza; su mia iniziativa, infatti, il 5 Agosto scorso, alla presenza dell’antropologo Luigi Lombardi Satriani, in una serata “Amarcord” patrocinata dal Comune, a Francavilla si è celebrato il 50° del PSIUP, a riconoscimento del grande ruolo che quel partito ha avuto nella crescita sociale, culturale e politica del Paese, in quella sede proprio Lombardi Satriani aveva chiuso i lavori affermando: “una Comunità che non ha memoria del proprio passato non ha futuro”.

Politicaglia-7-PsiupLei ha anche pubblicato un libro, un vero e proprio racconto sul PSIUP a Francavilla Angitola

Si, l’anno scorso, ho pubblicato il racconto: “Il PSIUP – Francavilla prima e dopo 1950-1979”.  In copertina la mia prima tessera, omaggio a Dorino Russo che l’ha firmata.

Non è la sua prima esperienza di recupero di memoria politica della sinistra in Calabria

E’ vero, tre anni fa, nel 2011, avevo già organizzato un convegno a Vibo Valentia, per i 90 anni del PCI, sul movimento socialista-comunista in Calabria, a cui hanno partecipato numerosi  compagni trascinati dalla relazione accorata di Peppino Lavorato, già Sindaco di Rosarno e Parlamentare comunista.

Un volume sulla memoria di un partito, il libro dove si può trovare?

Il libro non è in commercio; un militante, per come lo intendo io, paga sempre in prima persona; l’ho pubblicato per farne omaggio a compaesani e compagni.

64Cosa raccontano di così particolare queste pagine

Raccontano di fatti accaduti in paese nel trentennio dalla mia nascita a quando sono andato via.

In quale anno inizia l’esperienza PSIUP a Francavilla Angitola?

Nel 1964. Il PSIUP in quell’anno è stato un vero e proprio terremoto culturale e sociale che scuote gran parte della popolazione francavillese. Un professore di lettere, Dorino Russo, che l’anno prima con mio padre aveva fondato la sezione del PSI, in disaccordo col centrosinistra, aderisce al PSIUP ed appena aperta la sezione, di soli 25 mq, una marea umana, dai bambini agli ultra settantenni, comincia a frequentare quel luogo, senza la necessità di aderire al partito, e lo fa dalle 8.00 del mattino alle 2.00 di notte;

Una rivoluzione in paese…

Si, una vera rivoluzione, poiché alle sezioni di DC, PCI, PSI, MSI, si poteva accedere solo se iscritti.

Una sorta di centro di riunione e aggregazione sociale

Anche culturale e ludico con biliardino, televisione, registratore, squadra di calcio, e tanto altro. Il PSIUP diviene così l’unico contenitore di spazi di libertà aperto a tutti, cosa mai esistita in un paese diviso in due rioni, uno abitato da braccianti, operai ed artigiani e l’altro da professionisti e piccoli imprenditori; anche i due bar erano frequentati separatamente dai diversi ceti sociali. Il PSIUP si trasforma in un centro di incontro: sociale, culturale, politico, sportivo, ove per la prima volta vengono demolite le barriere sociali e dove si costruisce una coscienza civica solidale e si acquisisce una formazione politica che consente a  tre generazioni contemporaneamente di esercitarla in assoluta libertà.

$_57Una rivoluzione sociale per il paese, il partito che porta al cambiamento dei comportamenti…

Si cambiano radicalmente i comportamenti: “ci vediamo al PSIUP”, “che c’è stasera al PSIUP”. Ma in quella sezione si faceva soprattutto politica militante con le tante riunioni alla presenza di dirigenti provinciali del Partito, si diffondeva “Mondo Nuovo” e si sostenevano le lotte dei lavoratori: degli operai edili che realizzavano l’autostrada, il doppio binario ed il lago Angitola, alle dipendenze di grandi imprese del nord, in occasione di alcuni licenziamenti poi rientrati, e dei braccianti agricoli contro i proprietari terrieri.

Qualche episodio particolare che lei ricorda?

Il PSIUP, in assoluto silenzio, ha pagato il biglietto del treno a qualche emigrante francavillese che non aveva le possibilità e che si era rivolto al partito. Il PSIUP, superando i confini meramente partitici e politici, ha formato, temprato, stimolato ed esaltato mezzo paese, davvero tante erano le persone che lo frequentavano. L’ultimo Segretario, Michelino Condello, ha scritto: “La sezione è stata una vera scuola di partito per i giovani”;  Franco Bonelli, ha definito il PSIUP di Francavilla “una vera poesia”. Il PSIUP traccia così un confine tra il prima ed il dopo, per le tante iniziative che ne seguirono, si rafforza il senso di una comunità di per se già forte.

Come prosegue poi la sua esperienza politica.

Nel ’73 fondammo il Centro Giovanile Popolare che, sulla scia del partito ormai dissolto, contribuì a dare ai quei giovani che lo frequentarono, l’opportunità di tramutare in “valore” ciò che prima appariva un peso: l’origine da civiltà contadina. Un grande sarto internazionale in quel centro si formò uomo: Aldo Bonelli. Nel ’74 i giovani del Centro organizzarono la prima festa popolare con canti, proverbi e filastrocche, mai più ripetuta. La nostra comunità ha sempre cercato la libertà, economica e politica;

Lei oltre alla Serata Amarcord quest’anno ha organizzato un evento culturale e spettacolare.

Si, è la prima edizione della “Manifestazione artistica del talento francavillese”. Dopo la serata Amarcord del 5 agosto, giorno 8 si è trasformato in una grande ribalta di artisti compaesani giunti da ogni parte d’Italia e del mondo, alcuni non tornavano da anni. La Comunità si è cementata nuovamente dimostrando di non essere circoscritta dentro i confini territoriali. Dalla comunità, quindi, alla coscienza civica, alla libertà politica, alla militanza.

Ritornando alla politica cosa pensa del senso di partito, oggi.

Oggi purtroppo non esiste più senso di partito. L’attesa di un popolo schiacciato ed appiattito è sciogliersi dall’ibernazione e svegliarsi dal letargo, quindi, dalla piccola Francavilla alla grande Bologna, posso affermare: il PSIUP non c’è più?  Viva il PSIUP!

Al convegno di Bologna oltre ad Amerigo Fiumara erano presenti ben sette francavillesi tra cui il sindaco del paese, Antonella Bartucca.

 Franco Vallone

Locandina

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