Perché?

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Prima che la campagna elettorale iniziasse, il comitato civico “Impegno Sociale”, quale soggetto collettivo distinto dalle singole persone fisiche che ne fanno parte, aveva deciso di tenersene fuori, rimanendo ovviamente liberi i singoli componenti di esprimersi e di determinarsi in maniera del tutto autonoma in sede di esercizio del diritto di elettorato attivo e passivo.

Tuttavia, è accaduto che l’attuale maggioranza – che nella sua guida e in molti altri suoi elementi si ripresenta al giudizio degli elettori drapiesi con lo stesso simbolo e la stessa denominazione di cinque anni fa – in più di un’occasione ha pubblicamente sostenuto che lo scrivente comitato ha affermato cose false sul tema della depurazione dei reflui urbani, soprattutto in ordine alla scelta di collettare i liquami della frazione Gasponi al depuratore “Le Grazie” previa loro immissione mediante pompaggio nella rete fognaria del capoluogo Drapia, anziché convogliarli per gravità verso la rete alla periferia di Tropea.

In particolare, il 6 aprile scorso, in occasione della tappa gasponese del giro di incontri pubblici che l’Amministrazione ha effettuato per illustrare ai cittadini la relazione di fine mandato, il Sindaco, citando per nome un componente del comitato, in quel momento assente per motivi personali e dunque privo della possibilità di replicare, lo ha “accusato” di avere criticato il progetto delle opere di collettamento dei reflui urbani pur non avendone la competenza in quanto non tecnico (teniamo a precisare che mai il soggetto in questione si è spacciato per tecnico e mai si è avventurato in valutazioni di tipo tecnico!).

Il primo cittadino ha poi proseguito affermando che l’Amministrazione per la realizzazione del progetto si è affidata al migliore ingegnere idraulico della zona, scegliendo il professionista tra quelli iscritti ad un elenco di tecnici di fiducia predisposto dalla stessa, e che il tecnico ha autonomamente individuato il tracciato migliore da seguire. Verso la fine dell’incontro il destinatario delle critiche del Sindaco, nel frattempo arrivato e sommariamente ragguagliato in merito, ha chiesto al primo cittadino di poter replicare sul punto, ottenendone un (certamente legittimo, ma non altrettanto democratico) rifiuto, con la motivazione che l’argomento era stato ormai trattato.

Le stesse critiche, stavolta senza attacchi personali, sono poi state sostanzialmente ribadite dal Sindaco, sempre a Gasponi, il 10 maggio in sede di presentazione della lista “Insieme per il Futuro”, che rispetto  alla maggioranza uscente si pone in linea di continuità.

Riteniamo pertanto necessario, avendo cura di non ripetere le cose già dette in occasioni precedenti, un nostro breve intervento volto a puntualizzare alcuni aspetti e a rendere noti o maggiormente chiari alcuni fatti idonei a fornire a tutti la prova documentale di chi veramente afferma il falso.

Durante la seduta di Consiglio Comunale del 30/06/2011 apprendemmo che l’Amministrazione Comunale intendeva finalmente risolvere l’annoso problema del collettamento dei reflui della frazione Gasponi verso le esistenti piattaforme depurative, anche a costo di ricorrere ad un apposito mutuo con la cassa DD.PP. (che poi fortunatamente non è stato necessario accendere, perché l’amministrazione è riuscita ad ottenere un consistente finanziamento regionale ad hoc). Apprezzammo molto l’iniziativa e lo dichiarammo pubblicamente; meno convincente ci parve invece la scelta dell’Amministrazione, e sottolineiamo dell’Amministrazione, circa il tracciato da seguire (trascriviamo le parole del Sindaco (all. 1): “… con l’idea che è venuta ultimamente, che è fattibile, la più semplice … però non veniva … però è venuta! … l’ingegnere ha detto «perché noi non facciamo un collettamento … » – l’ingegnere o chi per lui, cioè qualcuno l’ha detto – «… tra Gasponi e Drapia? passiamo sulla rete stradale provinciale, facciamo un punto di raccolta, una pompa, massimo due …. »”).

Riteniamo che tali parole dimostrino al di là di ogni possibile dubbio di chi sia stata la paternità della controversa scelta: il tecnico incaricato si è limitato a fornire una soluzione tecnica ad una scelta “politica” che era stata già assunta. D’altra parte, l’incarico al tecnico è stato conferito con determinazione del Responsabile del Servizio Tecnico n. 318 del 30/12/2011 (all. 2), cioè ben sei mesi dopo l’annuncio in consiglio comunale della geniale trovata.

Altra “fandonia”: non è vero che il tecnico incaricato sia stato scelto attingendo dall’elenco dei tecnici di fiducia del Comune; in tale elenco (all. 3), approvato con determinazione del Responsabile del Servizio Tecnico n. 72 del 02/05/2011, quel nominativo non figurava. Vero è invece che con determinazione/avviso n. 301 del 28/12/2011 (all. 4) sono stati riaperti i termini per l’iscrizione/aggiornamento dell’elenco. Solo che alla data in cui l’incarico è stato conferito (ricordiamola: 30/12/2011) l’incaricato non aveva ancora prodotto domanda di iscrizione; domanda acquisita agli uffici del protocollo solo in data 10/01/2012 (all. 5)!

Sulla base di tali dati oggettivi, ciascuno è in grado di farsi la propria opinione in ordine a chi veramente dica bugie o riporti dati falsi.

Rimangono da fare alcune precisazioni.

Nessun membro di questo comitato ha mai messo in dubbio la competenza dei tecnici coinvolti nella vicenda (progettista e Responsabile UTC), come qualche amministratore intellettualmente disonesto ha tentato di insinuare e come qualche servizievole soldatino si è premurato di ripetere. Mai nessuno di noi, né tecnico – ce ne stanno, e bravi, anche tra i componenti del sodalizio – né profano, si è addentrato in dettagli tecnici: del tutto maldestro, sterile e patetico si è quindi rivelato il tentativo del Sindaco di trascinarci in una polemica con soggetti estranei all’Amministrazione, i quali – a parte qualche indebito sconfinamento nella sfera della politica ad opera del Responsabile UTC – non hanno fatto altro, ripetiamo, che trovare una soluzione tecnica ad una scelta politica discutibile.

L’Amministrazione Comunale avrebbe potuto evitare di far sorgere dubbi e sospetti rispondendo alle richieste di informazioni rivoltele e pubblicando sul sito istituzionale il progetto delle opere di collettamento, cosa che si è sempre strenuamente rifiutata di fare: perché?

                                                                                                      Comitato Civico “Impegno Sociale”

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