La Calabria che vuole il cambiamento

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CALABRIADAY_0002_cambia_punto_di_vista«Ci sono energie enormi che possono essere messe in gioco in Calabria impegnandosi da protagonisti del cambiamento e coinvolgendo chi, da solo, non ha ancora la forza per farcela». Lo ha detto Anna Laura Orrico, presidente di Io resto in Calabria, nell’incontro di chiusura della terza edizione del Calabria Day che si è svolto presso il Protoconvento francescano di Castrovillari. Lo ha fatto al termine di una giornata che ha registrato la presenza di centinaia di studenti delle scuole superiori calabresi e di numerosi visitatori, accorsi nel centro del Pollino insieme ai più di cento partner che aderiscono al progetto promosso dall’associazione.

Con lei sul palco, nel dibattito conclusivo, una rappresentanza di partner che ha rimarcato la valenza della giornata dedicata alla “Calabria in positivo”. Ricordato, con un partecipato talk show, anche l’evento sismico che nel 2012 colpì il Pollino e di cui proprio il 26 ottobre ricorreva l’anniversario. Dibattiti, confronti, workshop, testimonianze ma anche esposizioni artigianali, mostre d’arte, l’estemporanea di pittura sul tema del cambiamento, performance musicali e teatrali, degustazioni hanno caratterizzato la lunga giornata all’interno dell’ex complesso monastico.

Diversi i temi che hanno fatto da filo conduttore, su tutti il futuro della Calabria e la possibilità di costruire reti sociali e d’impresa che possano innescare il rilancio della regione. Poi l’identità territoriale, il tema del femminicidio, con il monologo “Da uomo a uomo” dell’attore Alberto Micelotta, e la creatività calabrese in primo piano. E in serata il ricco programma artistico all’interno del teatro Sybaris con lo spettacolo a più voci “(S)punti di vista: animati da passione, storie di talenti”, coordinato dal direttore artistico Francesco Lappano, preceduto dalle performance del Duo Concorde, del Miromagnum Mini Folk Group, di Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo e dalla proclamazione del vincitore della prima estemporanea di pittura. Tra il pubblico della sessione conclusiva molti i giovani a cui Anna Laura Orrico ha detto: «C’è una Calabria che aspetta solo il vostro contributo per cambiare marcia, guardate ad essa non come un posto da cui fuggire ma come una terra a cui tornare per impegnarsi da protagonisti».

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