Caria – Via Regina Elena: bentornata fiumarella!

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Pino Rombolà
Pino Rombolà

C’era una volta, tanto tanto tempo fa, un evento che si verificava puntualmente durante le prime piogge autunnali, ma non solo.

La Via Regina Elena, nelle lunghe e fredde notti di pioggia, forse a causa della sua particolare caratteristica, a fondo concavo, si trasformava, come per magia, in una rumorosa e straordinaria fiumarella, tanto stupenda che i più grandi, (quelli che avevano già visto la grande Milano), raccontavano a noi piccini, con un pizzico di sana vanità, che gli pareva di essere a Milano lungo i Navigli.

Era un fenomeno tanto spettacolare che tutti quelli che hanno avuto la fortuna di vivere in quegli anni in via Regina Elena, ne sono certo, ricordano con nostalgica lucidità.

Allora il sogno di quasi tutte le famiglie cariesi era quello di possedere una casa in via Regina Elena, ciò si percepiva nei discorsi dei più grandi e negli occhi lucidi dei miei coetanei.

Il valore delle abitazioni aveva raggiunto livelli inconsueti a tali latitudini.

Questo rumoreggiante fenomeno, che riusciva a cullare il sonno dei fortunati abitanti di Via Regina Elena e che faceva finanche tacere il pianto dei neonati tanto era dolce e rassicurante, del quale purtroppo non vi è traccia nel libro del canonico Mazzitelli, venne bruscamente e violentemente interrotto da Amministratori irrispettosi delle tradizioni popolari, ma soprattutto del sonno dei bambini.

Per essere più preciso la colpa è stata di quel “diavolo” del maestro, Sindaco per tanti anni, il quale negli anni ’70, probabilmente indispettito dal fatto che solo gli abitanti di Via Regina Elena avessero la fortuna di vivere quello straordinario fenomeno, decise di eliminare quel sorprendente tratto caratterizzante il piccolo borgo.

Mani crudeli scavarono una lunga trincea che inghiottì per sempre (si pensava) la salutaria e gradevole fiumarella.

Da allora lunghe e tristi notti hanno avvolto il sonno degli abitanti di Via Regina Elena.

Dei residenti, chi ha potuto, spinto dalla disperazione si è  trasferito altrove, solo il sottoscritto e davvero pochi altri indomiti romantici hanno deciso di fermarsi comunque.

Forse nella mai sopita speranza che un giorno…

Pensavo di sognare l’altra notte, quando ho di nuovo udito quel dolce mormorio.

Le intese piogge hanno rotto il mio fragile sonno ed affacciatomi ho rivisto la fiumarella.

Si, si era proprio lei!

Le parole non bastano per descrivere quello che ho provato.

Il cuore si è riempito di gioia per un attimo mi è sembrato di tornare bambino, ma poi tornato in me ho pensato si è trattato di certo di un fatto straordinario che non si ripeterà.

Mi sbagliavo !

Stamane, finalmente, dopo un intenso ed anomalo caldo, ha di nuovo piovuto ed ecco ricomparire la fiumarella.

Stavolta, già sveglio, ho potuto udire il suo dolce e sereno rumore, ho potuto, insieme alla mia famiglia, ammirarla in tutta la sua rigogliosa bellezza ed ho potuto persino fotografarla ad imperitura memoria.

Il ritorno della fiumarella nella Via Regina Elena è un bene che va salutato con gioia e tutelato con impegno, che  potrà rappresentare, forse al pari del castello Galluppi, un motivo di attrazione per flotte di turisti.

Potrà rappresentare un’occasione di riscatto economico per la nostra Caria.

Anzi accolgo il suggerimento di un amico.

Propongo di istituire una festa (in questo siamo bravissimi) che celebri, ogni anno nel mese di ottobre, degnamente il “Ritorno al passato” ed il riaffiorare miracoloso della fiumarella in via Regina Elena.

Nel comitato festa ci metterei amministratori e tecnici che hanno permesso questo miracolo.

A rotazione farebbero da presidenti onorari del comitato e collegata alla stessa istituirei un bel premio (che fa tanto tendenza e cosi avrebbe pure un risvolto culturale) per tutti coloro i quali si distinguono nel recupero della tradizione locale.

Ne sono certo avrebbe un successo senza uguali.

Speriamo bene.

Saluti bagnati.

Pino Rombolà

P.S.: Sono sempre più dell’opinione che c’ è un limite oltre il quale il silenzio equivale a complicità. 

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