Drapia, l’attività svolta finora dal Comitato Civico Impegno Sociale

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Il Comitato Civico Impegno Sociale di Drapia ci ha inviato un’articolata nota che pubblichiamo integralmente di seguito. Si tratta di un resoconto dell’attività del sodalizio, corredato da interessanti documenti che potete leggere cliccando sui vari link di colore rosso “incorporati” nel post (alcuni link rimandano a precedenti post pubblicati all’interno del nostro sito, mentre altri fanno parte della nota di Impegno Sociale). Dopo aver letto questi file “nascosti”, per tornare di nuovo al post principale, dovete cliccare sul tasto “indietro”, posto solitamente in alto a sinistra (l’icona del tasto è una freccia rivolta a sinistra, se non lo trovate cliccate sul tasto destro del mouse e vi comparirà ugualmente la dicitura “indietro”).

Non aggiungiamo altro…buona lettura.

LA NOTA DI “IMPEGNO SOCIALE”

Alcune settimane fa abbiamo affidato all’amico Cono Loiacono la guida del Comitato Civico acclamandolo nuovo presidente in sostituzione del validissimo Antonio Rizzo, dimessosi dalla carica per sopraggiunte ragioni ostative di carattere personale.

Tale avvicendamento ci offre lo spunto per una riflessione sull’attività finora svolta dal sodalizio; panoramica retrospettiva che ci consente, da un lato, di rendere i giusti meriti all’amico Antonio per avere esercitato la sua leaderschip con competenza, correttezza, coraggio ed equilibrio (in alcuni casi ce n’è voluto parecchio per resistere alla tentazione di prendere a calci alcuni gaglioffi che con atteggiamento da mafiosi di “menza botta” si illudevano – dovendosene, tuttavia, prontamente ricredere – di potersi permettere certe licenze) e, dall’altro, di smascherare due ricorrenti fandonie alimentate da chi oggi governa l’istituzione comunale, a dar credito alle quali:  1) dai cittadini, singoli o associati, sono pervenute poche proposte agli amministratori; 2) le critiche rivolte all’amministrazione non sono costruttive e provengono da soggetti prevenuti che hanno inteso allestire una “macchina del fango” contro la stessa.

Riteniamo che il modo migliore per raggiungere il predetto duplice obiettivo sia quello di rendere pubblico un elenco di documenti, in ordine cronologico per singoli argomenti, sulla base dei quali ciascuno è in grado di apprezzare, con il conforto di dati obiettivi, se coloro i quali pretendono di sapere come viene gestita la cosa pubblica e di partecipare attivamente alla vita democratica siano degli arruffapopolo che non esitano a ricorrere alla menzogna per screditare l’amministrazione (a vantaggio di chi, poi?) o se, viceversa, le menzogne non provengano invece da un’amministrazione arrogante e illiberale, arroccata su posizioni antidemocratiche ispirate a tetragona impermeabilità nei confronti di chi vorrebbe esercitare i c.d. diritti di cittadinanza amministrativa. Pubblicheremo, inoltre, un esposto (con relativi allegati) fatto pervenire con mail del 27/12/2011 all’Ispettorato per la Funzione Pubblica, le determinazioni di tale Autorità, la nota di chiarimento del Comune e la nostra nota di replica. Come si potrà agevolmente constatare, le proposte – direttamente formulate come tali o implicite in richieste di informazioni e/o interrogazioni – non sono state poi così poche (e parliamo solo delle nostre!). Vero è, invece, che sono state quasi sistematicamente ignorate, anche se la gran parte di esse non richiedeva nessun impegno finanziario. Parlino i documenti!

1)     Spese postali inutili: Richiesta informazioni ex art. 10 D. Lgs. N. 267/2000 e interrogazione ex art 61 Statuto comunale, prot. n. 7698/2010 (doc. 1) – Risposta Sindaco, prot. n. 535/2011 (doc. 1a) – Nota di replica, prot. n. 1286/2011 (doc. 1b);

2)    Rimborso canoni depurazione: Interrogazione ex art. 61 Statuto comunale, prot. n. 1808/2011 (doc. 2) – Sollecito ad adempiere i doveri d’ufficio, prot. n. 3343/2011 (doc. 2a) – ulteriori solleciti e tardiva risposta in atti esposto Ispettorato FP (v. doc. 10, 12, 14 e 15) –  istanza a Responsabile Ufficio Tributi, prot. n. 1749/2012 (doc. 2b) – Risposta Responsabile Ufficio Tributi, prot. n. 2338/2012 (doc. 2c) – Replica a Responsabile Ufficio Tributi, prot. 3508/2012 (doc. 2d);

3)    Richieste e proposte espresse: richiesta pubblicazione online atti PSC, prot. n. 3344/2011 (doc. 3) – richiesta pubblicazione online bilancio previsione 2011, prot. n. 3899/2011 (doc. 3a) – richiesta convocazione assemblea pubblica, prot. 746/2012 (doc. 3b) – proposte in sede di redazione bilancio previsione 2012, prot. n. 3310/2012 (doc. 3c) – richiesta di attività propulsiva per il potenziamento del servizio di autolinea su tratta Parghelia-Tropea-Drapia-Vibo, prot.  n. 5018/2012 (doc. 3d);

4)    Collettamento reflui: richiesta informazioni ex art. 10 D. Lgs. N. 267/2000, prot. n. 4786/2011 (doc. 4) – tardiva risposta in atti esposto Ispettorato FP (v. doc. 14 e 15) – richiesta informazioni ex art. 10 D. Lgs. N. 267/2000, prot. n. 4653/2012 Comune Tropea (doc. 4a) – sollecito U.T.C. Tropea, prot. n. 14526/2012 Comune Tropea (doc. 4b);

5)    Segnalazione pericolo pubblica incolumità: richiesta informazioni ex art. 10 D. Lgs. N. 267/2000, prot. n. 6003/2011 (doc. 5) – tardiva risposta in atti esposto Ispettorato FP (v. doc. 14 e 15);

6)    Conferimento incarichi professionali: interrogazione ex art 61 Statuto comunale, prot. n. 442/2012 (doc. 6) – risposta U.T.C., prot. n. 1232/2012 (doc. 6a);

ESPOSTO ISPETTORATO FUNZIONE PUBBLICA

a)    Esposto (doc. 7) – all. 1 (v. doc. 2) – all. 1a (v. doc. 2a) – all. 2 (v. doc. 4) – all. 3 (v. doc. 5) – all. 4 (doc. 8) – all. 5 (doc. 9) – all. A (doc. 10) – all. B (doc. 11) – all. C (doc. 12);

b)    Risposta Ispettorato FP (doc. 13);

c)     Relazione Segretario Comunale (doc. 14);

d)    Nota di replica Comitato (doc. 15).

Solo nelle vicende di cui ai nn. 1 e 6 dell’elenco che precede, l’amministrazione si è degnata di fornire spontaneamente una risposta; nel secondo caso, peraltro, dopo la ramanzina rimediata per le omissioni precedenti dall’Ispettorato FP e non esitando a mettere nero su bianco argomentazioni che definire “solo” sconcertanti corrisponde ad un vero atto di generosità, alle quali abbiamo ritenuto di non replicare perché intanto della questione aveva cominciato ad occuparsi un rappresentate politico della comunità locale; l’unico a dire cose sensate nel mare di sciocchezze sciorinate in merito nel corso della seduta di C.C. del 28/09/2012 in seno alla quale l’argomento è stato poi trattato (chi volesse riascoltare tali sesquipedali castronerie può rinvenire nelle pagine coeve di questo blog i files della registrazione audio). Ci riserviamo, tuttavia, di ritornare sull’argomento in futuro, in sede di analisi delle illegittimità di cui al punto 5 del sotto riportato elenco, posto che talune affermazioni del Sindaco e dell’assessore esterno, non legittimato ad intervenire nel dibattito consiliare sul tema (vedi infra, punto 4), non ci sono piaciute punto.

Riteniamo, infine, che la lettura di tali documenti possa valere a chiarire definitivamente un punto: noi non siamo, come qualcuno da tempo invece sostiene, l’opposizione all’attuale maggioranza; ci dispiace se l’altrui latitanza abbia potuto in qualche modo legittimare una simile erronea lettura dei fatti. Se fossimo stati chiamati a ricoprire quel ruolo avremmo avuto cose interessanti da dire su parecchi argomenti che non abbiamo, invece, trattato o abbiamo toccato solo fugacemente per i soli aspetti concernenti la trasparenza amministrativa e la partecipazione popolare; ne enumeriamo alcuni:

1)    Piano Strutturale Comunale: che fine ha fatto? Qualche sprovveduto amministratore novello non aveva forse promesso che sarebbe stato approvato in pochissimi mesi? Non avevano forse spudoratamente fatto altrettanto, per l’ennesima volta, pure alcuni navigati leaders del gruppo egemone – “il Direttorio”, nella azzeccata definizione datane dagli amici dell’associazione “Drapia in Europa” – che, ormai da un ventennio (e il termine, anche se inizia con la minuscola, non è buttato a caso), in occasione dell’avvicendarsi delle varie amministrazioni eterodirette, reiterano l’assunzione di tale impegno nei confronti di un popolo evidentemente dalla dura cervice?;

2)    Principio separazione politica/gestione: le illegittimità denunciate (troppo tardi) dalla minoranza consiliare e ribadite con efficacia di argomentazione dalla citata associazione drapiese (v. post del 07/05/2013) sono di un’evidenza perfino eccessiva e gravissime potrebbero esserne le conseguenze a carico del Comune;

3)    Servizio di tesoreria comunale: il trionfo della superficialità. La dabbenaggine all’origine della imbarazzante (e onerosa) vicenda è ancora più grave di un ipotetico dolo (che, a nostro avviso, tuttavia, non c’è);

4)    Partecipazione di soggetti non legittimati alle sedute di C.C.: il nostro Statuto prevede (art. 24, comma 10) che gli assessori esterni partecipino ai lavori del Consiglio, “… senza diritto di voto, per illustrare argomenti concernenti la propria delega”. Non quindi come “consiglieri aggiunti” – privi sì del diritto di voto, ma autorizzati ad intervenire su tutte le questioni – che, in forza di un accordo vergognoso che ha squalificato ad oggetto di baratto l’ufficio di Consigliere Comunale (sacrificando sull’altare della stabilità interna al gruppo di maggioranza il principio di rappresentanza politica), vanno di fatto ad alterare la consistenza numerica del massimo organo comunale.

5)    Inosservanza di leggi statali e regionali, dello Statuto e dei regolamenti comunali: il discorso è troppo ampio per poterne accennare in questa sede, sia pure solo per flash come fatto per i punti precedenti; ne parleremo in seguito.

Un’ulteriore considerazione: chi si propone di imbastire una campagna di denigrazione non limita la sua azione a due interventi sulla stampa (tre con quello odierno) in tre anni e due commenti a margine di riflessioni altrui. Rammentiamoli: 1) nota pubblicata dal quotidiano Calabria Ora in data 16/05/2011 (v. pdf allegato – doc. 16); 2) nota pubblicata da questo blog in data 10/09/2012, sotto il titolo “Drapia, una riflessione sulla Democrazia”; 3) i commenti – entrambi ospitati da questo blog – afferivano, invece, l’uno al mancato rispetto degli obblighi di pubblicità nella procedura (comunque fatta deliberatamente abortire) di approvazione del PSC, l’altro all’indisponibilità dei comuni di Tropea e di Drapia a fornire dati rilevanti ai fini della valutazione dell’efficienza e dell’economicità (non dell’efficacia, si badi bene) della soluzione tecnica adottata in tema di collettamento agli impianti di depurazione dei reflui della frazione Gasponi. Ovviamente, ci è capitato di esprimere anche nelle piazze le nostre opinioni; e – come tutti fanno (o dovrebbero fare) e a maggior ragione un comitato civico, che per sua natura deve assumere posizioni dialettiche nei confronti dell’amministrazione – abbiamo criticato quando, a nostro giudizio, ce n’era motivo ed elogiato nei casi in cui pensavamo che da elogiare ci fosse, che ad oggi noi riteniamo essere stati appena tre: 1) realizzazione impianto fotovoltaico su tetto Scuola Media S. Angelo, 2) avvio raccolta differenziata rifiuti urbani (pur con alcune non trascurabili manchevolezze), 3) celebrazioni in occasione del Bicentenario del Comune e del 150° anniversario dall’Unità d’Italia (abbiamo pure mandato un telegramma ufficiale di congratulazioni all’amministrazione, con preghiera di renderne partecipi anche i bravissimi componenti del comitato organizzatore). Avevamo anche plaudito alla scelta di contrarre un mutuo per risolvere l’annoso problema dello sversamento a cielo aperto dei liquami della frazione Gasponi, ovviamente quando eravamo ancora ignari del folgorante colpo di genio che ha illuminato la mente di chi ha stabilito che i reflui dovessero essere pompati verso Drapia, anziché convogliati per gravità verso Tropea (il comune di Tropea non è stato mai interpellato in proposito, quindi le giustificazioni che sotterraneamente vengono fatte circolare sono frottole). Vi sono poi delle opere che abbiamo criticato non in quanto tali, ma perché a nostro parere (ma è solo il nostro parere) non prioritarie e dunque prive – in una congiuntura economica drammatica – della caratteristica essenziale a giustificarne il finanziamento attraverso il ricorso all’indebitamento (stiamo parlando di diverse centinaia di migliaia di euro). Facciamo un solo esempio: i lavori di decoro urbano dei centri abitati di Caria e Gasponi (sempre che vengano effettivamente realizzati); discorso un po’ diverso è da fare, invece, per quelli di Brattirò, dove – a parte la natura non prioritaria delle opere – è stata allestita una “minchiata” politico-tecnico-amministrativa di portata tale da essere destinata a rimanere negli annali (pur essendo stati ufficialmente completati [?] i lavori di riqualificazione urbana, oggetto di un precedente e diverso appalto, esiste in pieno centro abitato un cantiere aperto da circa otto mesi). Speriamo che almeno per la festa di “Santu Cocimu” riescano a venirne a capo: Brattirò non merita una simile umiliazione di fronte ai pellegrini che vi affluiranno dall’intera provincia! 

Resta da evidenziare un aspetto; il più importante: chi critica argomentando (se bene o male, è questione di punti di vista) si aspetterebbe da un’amministrazione con le carte in regola repliche altrettanto argomentate, non un plumbeo silenzio ufficiale puntellato da ridicole storielle fatte circolare sottotraccia a beneficio dei tanti (ahinoi, troppi!) cittadini disposti ad abbeverarsi acriticamente al “vangelo” dei padroni del vapore, anche a dispetto di chiare e opposte evidenze documentali. Più di una volta abbiamo “sfidato” l’amministrazione comunale ad un franco confronto sui temi della partecipazione popolare (perché non c’è verso di approvare il relativo regolamento?) e della trasparenza amministrativa; in un caso addirittura auspicando di poterci misurare con la stessa al cospetto di rappresentanti dell’autorità prefettizia (v. ultimo periodo doc. 7). Invano.

                                                                                Comitato Civico “Impegno Sociale”

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