Intervista a Lucio Ruffa, assessore alla Cultura del Comune di Tropea

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Dopo l’intervista al sindaco di Ricadi, Pino Giuliano (CLICCA QUI), ne pubblichiamo un’altra che ho fatto durante lo scorso weekend a Lucio Ruffa, assessore alla Cultura del Comune di Tropea.  Il prof Ruffa non si è tirato indietro ed ha risposto a tutte le domande che gli ho posto, utilizzando sempre parole chiare ed esplicite. Abbiamo affrontato tutte le questioni importanti riguardanti la cittadina tirrenica: turismo, depurazione, rifiuti, opere pubbliche; ma abbiamo discusso anche di politica e di problematiche delle quali non si parla da tempo. Non vi anticipo nulla. Ringrazio l’assessore per la disponibilitĂ  e vi invito a leggere l’intervista.

MarioVallone

Lucio Ruffa (foto Tropeaperamore.it)

Estate 2013, siamo entrati nel vivo. L’emergenza mare sporco sembra essere, almeno in parte, rientrata, ma rimangono diversi punti critici ed il problema non può dirsi assolutamente risolto. Come vi siete mossi in tal senso?

R. Il mare è il bene più importante che la nostra comunità può vantare. Ad esso sono state dedicate molte premure dal 3 agosto 2011, ovvero da quando ci siamo insediati alla guida della città e molte attenzioni saranno dedicate nel futuro. I risultati si vedono, anche se non sono ancora del tutto soddisfacenti. Solo per fare un esempio, l’anno scorso, malgrado le promesse fatte dal governatore della Regione Calabria, abbiamo dovuto ripulire i fanghi che si erano accumulati nei depuratori de “La Grazia” e di “Argani” con nostri fondi; questo fattore, insieme ad altri, ha contribuito e non poco alla crisi di cassa che investe il Comune. La ex azienda di Cosenza, la Cosenza Crati S.r.l incaricata dall’ex  e fallimentare ATO di Vibo Valentia nella gestione degli impianti ci ha lasciato l’ultimo “regalino”. Ma abbiamo fatto denuncia alla procura e ci auguriamo che possano esserci i risarcimenti dovuti e puniti almeno amministrativamente i responsabili. Ad ogni modo, dagli ultimi  rilievi fatti da Goletta Verde, il mare di Tropea risulta non essere inquinato. I rilievi fatti nello specchio d’acqua che bagna il litorale di Tropea, sia a largo che sotto-costa attestano la pulizia dell’acqua. I fondi  CIPE che hanno assegnato al partneriato di bacino denominato “Tropea e dintorni mare pulito” che annovera 12 comuni della costa e del diretto entroterra e di cui Tropea è capofila, è entrato nella fase finale. Sono stati assegnati 30milioni di euro  per la depurazione dei comuni appartenenti a questo partneriato. Questi soldi serviranno per la ristrutturazione della rete fognante, per il collettamento ai depuratori di molte zone ancora non collettate, per la modernizzazione dei depuratori e, in alcuni casi, per la costruzione di nuovi impianti di depurazione. Ad esempio, a Tropea, la zona campo di sotto, ovvero la zona compresa tra l’Hotel Rocca Nettuno e località Riaci, sarà completamente messa a posto, collettata e bonificata dai pozzi neri che ancora insistono in detta zona e che ne fanno di fatto una “bomba ecologica”. Pertanto il mare di Tropea non è inquinato, né potrà esserlo per il fatto che, detti depuratori, funzionano perfettamente, tant’è che le analisi che ci vengono fornite mensilmente, risultano sempre buone.

Differenziata. Da poco è partito il sistema porta a porta nel centro storico; basterà ciò ad evitare nel mese di agosto i cumuli di rifiuti cui abbiamo assistito fino a non molte settimane addietro? Perché, inoltre, non è stata attivata  prima la modalità porta a porta?

R. Non so se questa nuova iniziativa, voluta fortemente partente a metà luglio, non ci farà vedere più quelle oscenità dei cassonetti stracolmi e puzzolenti di cui ci siamo letteralmente vergognati. Mi auguro di si. Faremo di tutto perché non succeda. Ma occorre considerare che siamo ancora in fase di rodaggio e, quindi, qualche problemino potrebbe ancora esserci. Sono comunque ottimista in tale direzione. Una cosa è certa: malgrado l’impegno gravoso per la risoluzione della questione porto ci abbia rallentato in tutte le direzioni, questo nuovo servizio ormai è una realtà ed il centro storico in particolare sta nuovamente respirando. Tra qualche giorno formalizzeremo un’ordinanza che prevede multe salate per chi non osserva pedissequamente il calendario previsto per la differenziata. Poi, ad ottobre, partirà una campagna forte, che coinvolgerà anche tutte le scuole di ordine e grado per promuovere la cultura del riciclo. E’ una battaglia civica e culturale al contempo, nonché ambientale ed economica che dobbiamo vincere assolutamente tutti insieme. Insisto con l’affermare che dal riciclo non possiamo più sottrarci, siamo al collasso del sistema, la spazzatura non può essere bruciata o termovalorizzata; occorrono politiche serie ed efficaci che puntino sul riciclo. Ne riparleremo ancora mi auguro e chiederò anche a voi, nei prossimi mesi, un aiuto in tale direzione.  La modalità “porta a porta” è una cosa eccezionale. E’ l’attestato massimo di rispetto che un’amministrazione possa tributare ai propri cittadini. Non è partita prima perché i tempi non erano maturi. Faccio appello a tutti quindi, alla collaborazione, ad essere sensibili al problema. Una città più pulita, ordinata, è una città che fa onore a tutti, cittadini “in primis” e rende più appetibile l’offerta turistica.

Continuiamo a parlare di estate. Cosa avete predisposto per i turisti per quanto riguarda gli eventi nel mese di agosto?

R. Molte le iniziative e le manifestazioni in programma per agosto e settembre. Citarle tutte servirebbe una pagina intera. Ad ogni modo, tra qualche giorno pubblicheremo il calendario completo per permettere una corretta e completa informazione. Sommariamente, dopo le belle serate, dal 14 al 18 luglio, ricche di partecipazione e di entusiasmo della seconda edizione del Festival del Cinema di Tropea, quest’anno partecipata da personalità importanti del cinema italiano  e che sancisce di fatto un cine-gemellaggio  fra Tropea ed il borgo toscano di Buonconvento;  trascorsa la riuscitissima XXIX “sagra della cipolla rossa di Tropea” del 31 Luglio, svoltasi il Largo Galluppi, voluta fortemente dal presidente della Pro Loco cittadina Mario Lorenzo, partiamo con il Festival internazionale dei gruppi Folk denominato “Culture a confronto”.  Un evento voluto dall’amico Andrea Addolorato del quale l’amministrazione comunale e l’assessorato alla cultura che mi pregio con orgoglio e modestia di rappresentare si è subito “innamorato” e conseguentemente patrocinato. Il 5 e il 6 agosto  in piazza V. Veneto, a partire dalle ore 21.00, assisteremo ad un grande evento, con gruppi provenienti da tutto il mondo che faranno un tutt’uno e si “confronteranno” con i gruppi folk autoctoni, calabresi e tropeani. Una grande idea di apertura al mondo e di confronto culturale. Poi, a seguire, in collaborazione con l’associazione “Musicalmente” altri spettacoli di musica leggera che si snoderanno per tutta l’estate, con la cover band di Claudio Baglioni ed altri appuntamenti da loro curati. Poi ancora, come lo scorso anno,  “Miss Italianissima” con Marco Renzi; poi la notte delle tarantelle, il 15 agosto; poi una serata di musica leggera, a cura del gruppo “Anni 60” il 18 agosto; poi sempre in agosto, due serate di musica classica all’Antico Sedile con musicisti di eccezionale bravura. A settembre, nell’ambito della novena dedicata alla SS Vergine di Romania ed in collaborazione con il comitato all’uopo preposto, una rappresentazione teatrale, dedicata alla Madonna, con artisti romani e con la tropeana Pamela Muscia come attrice protagonista; poi, a seguire, il Tropea Blues Festival; poi il “Tropea Leggere & Scrivere” che quest’anno  si prospetta essere di assoluto valore e di assoluto appeal con un programma articolato e ben fatto che spazia dagli itinerari culturali a mostre interessanti, arricchito dalla presenza di prestigiosi nomi del mondo della cultura e del giornalismo. Nel mentre, l’incontro, in varie date, calendarizzate nei due mesi, con scrittori e giornalisti di fama nazionale, all’interno della programmazione denominata “Tropea Incontra”.  Nel mentre i concerti di musica classica curati dall’Associazione “Armonie della Magna Grecia” e Tropea Musica. Se poi, ed è un ambito sogno, riuscissimo a dare forma e sostanza all’idea, già balenata da qualche mese, di un festival del cantastorie al femminile, da me fortemente voluta, magari con l’appoggio dei commercianti e degli operatori turistici, sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione che si preannuncia interessante e ricca. Insomma, credo che anche quest’anno, nonostante le difficoltà dovute alla tardiva approvazione del bilancio, di cui le responsabilità non sono certo nostre, in piena crisi economica, con la “trovata” del congelamento dell’IMU e la “spendig-review” ancora attiva, il patto di stabilità da rispettare che funge come la spada di Damocle sulle teste di moltissime amministrazioni ce la sapremo cavare.

Una domanda che tutti i turisti (e non solo loro) si pongono: per quale motivo la chiesetta di Santa Maria dell’Isola, il simbolo di Tropea e della Calabria nel mondo, continua a rimanere chiusa alle visite?

R. Perché lo scoglio che la sostiene è pericolante. Per ragioni di sicurezza e di incolumità pubblica deve rimanere inaccessibile fino a quando non saranno completati i lavori per la sua completa messa in sicurezza. Ad ogni modo, considerato il fascino che la chiesetta ha, considerato che è il simbolo di Tropea nel mondo, voglio essere ottimista e sbilanciarmi un pochino: il progetto è stato approntato definitivamente con l’avallo dell’Abbazia di Montecassino. Presto inizierà la fase conclusiva della burocrazia con la messa in appalto dell’opera di realizzazione. Il finanziamento, quasi perso, è stato recuperato grazie al lavoro dell’Ing. Aldo Battaglia che ringrazio di cuore. Incrociamo le dita. Per il prossimo luglio, con l’aiuto della Divina Provvidenza, la presenteremo di nuovo al mondo nella sua splendida e rinnovata veste.

In che modo verranno utilizzati gli introiti della tassa di soggiorno quando, naturalmente, saranno spendibili? Facci, se possibile, esempi concreti…

R. Non sappiamo ancora quanto incasseremo dalla Tassa di Soggiorno. Gli introiti che ne verranno saranno completamente destinati a potenziare i servizi turistici. Un esempio concreto? Per il definitivo completamento degli ascensori delle Roccette e della Villetta del Cannone. Poi ancora, nei prossimi anni, per la pavimentazione del centro storico, per i collegamenti in mobilità con la costa; per  servizi di informazione turistica sempre più performanti ed eccellenti; per la pulizia delle spiagge; per la servizi di pulizia del mare da materiali galleggianti e per quello che ci suggeriranno gli operatori del settore turistico.

Quest’anno molti turisti russi sono stati ospiti del circondario di Tropea-Capo Vaticano. Puntare alla promozione del nostro mare in nazioni come la Russia è senza alcun dubbio fruttuoso, ma vi sono anche tanti altri paesi emergenti, di “nuovi ricchi”, che potrebbero rappresentare una risorsa interessante. Premesso che una politica di promozione turistica di ampia portata deve essere portata avanti principalmente dalla Regione, voi, come amministrazione comunale, cosa avete fatto per aprire nuovi sbocchi al mercato turistico locale e, soprattutto, cosa avete in mente di fare in futuro?

R. Sul turismo russo siamo stati i primi a crederci, anticipando anche la Regione Calabria. Il gemellaggio con la città di Zvenigorod, già sottoscritto ed attivo, è stata un’ottima iniziativa che sta portando molti frutti anche se non visibili ad occhio nudo. Numerosi coloro che hanno acquistato case e terreni in zona, che vogliono portare le proprie imbarcazioni al porto di Tropea e che intendono avviare attività di tipo ricettivo e commerciale  nella costa. Le politiche turistiche devono proseguire sempre nella direzione suddetta, nella costruzione di nuovi gemellaggi, nell’apertura, nello scambio, nel confronto, nella creazione di parteneriati enogastronomici, culturali, politici. Si deve puntare al recupero di quei sodalizi voluti tra il 2003 e il 2013 dalle amministrazioni targate Vallone come ad esempio “le città dei sapori”, “le città del Sole” quest’ultimo è stato un ottimo strumento per creare rete turistica tra le città di Soverato, Isola Capo Rizzuto, Diamante, Tropea e Gerace. Per il futuro punteremo ancora sul connubio turismo-cultura l’unico a mio modesto avviso capace di intercettare nuove fette di mercato e di rilanciare quel concetto che questa amministrazione ha coniato del turista che da semplice turista divine visitatore.

Vedremo, in futuro, sbarcare a Tropea navi da crociera colme di visitatori?

R. Me lo auguro di cuore. La crocieristica  è uno dei segmenti turistici più importanti nel settore. E’ in forte e continua crescita ed occorre pensare anche a questo segmento per incrementare le presenze. Strutturalmente il Porto di Tropea non è dotato di un attracco per grandi navi e la soluzione dovrebbe essere quella dell’approdo con scialuppe, la qual cosa non sempre è possibile per questioni di sicurezza.

Porto. Questione finalmente chiusa?

R. Si. Tra qualche giorno la società potrà nuovamente operare e rilanciare la più bella struttura turistica della città. Sono certo che il porto con il nuovo management, con l’apporto del gruppo Gallozzi, con la consolidata esperienza nel ruolo di direttore di Roberto Verdiglione e con le meticolosa, scrupolosa, professionale ed onesta capacità del nuovo presidente Umberto Mazzeo, tornerà presto quello di un tempo. La vicenda è stata estenuante e sotto molti aspetti anche grottesca, ma alla fine il bene pubblico, l’interesse pubblico, ha prevalso sui maldestri tentativi di consegnare la struttura in altre mani.

Opere pubbliche. Come procedono i lavori per l’ascensore del cannone e quando, presumibilmente, saranno completati?

R. Non ho seguito direttamente la problematica relativa all’interruzione dei lavori per la realizzazione dell’ascensore. Da quanto ho appreso dal sindaco di Tropea che ha seguito personalmente la vicenda, pare che la ditta che sta eseguendo i lavori navighi economicamente  in brutte acque.  Da tempo ormai “temporeggia” nonostante sia tamponata e sollecitata costantemente dall’amministrazione. Abbiamo lanciato un “aut-aut” per la ripresa dei lavori con la minaccia palese della rescissione del contratto “in danno” a favore del Comune di Tropea. La problematica è articolata, perché la stessa ditta ha interrotto i lavori in quanto vantava crediti nei riguardi della nostra amministrazione, crediti non vantabili perché il SAL ossia lo Stato d’Avanzamento Lavori portato sul tavolo per ottenere i crediti vantati, non si è coniugato al momento con il patto di stabilità regionale e quindi con il mancato trasferimento dei fondi per tale opera. Ad ogni modo, per quanto ci riguarda, abbiamo fatto di tutto con la sovrintendenza per ottenere, ed abbiamo ottenuto, la licenza per portare a livello dello spiazzale del cannone l’ascensore in costruzione. Un’altra ditta, economicamente più forte, avrebbe di certo continuato i lavori. Ci auguriamo che a settembre tali lavori saranno ripresi, altrimenti ci troveremo costretti, come suddetto, a rescindere il contratto e affidare ad altra ditta il prosieguo dei lavori.

A proposito di lavori pubblici, vi è un’opera della quale non si sente parlare spesso: il nuovo campo sportivo di Tropea. Brevemente, ci puoi spiegare per quale motivo i lavori sono fermi da anni e ci puoi, inoltre,  dire se, ed eventualmente, quando, potranno essere completati?

R.  I lavori erano stati quasi completati poco dopo l’amministrazione Cortese, ma non si è mai proceduto al collaudo perché con la ditta del tempo, esecutrice dei lavori, si è aperto un contenzioso per carenza di progettualità.  Contenzioso vinto dalla ditta per il quale il comune ha dovuto sborsare  somme consistenti. Sulla struttura, recentemente, ci siamo interessati nuovamente; speriamo di recuperare le somme necessarie per una la definitiva conclusione dei lavori e per un suo utilizzo in tempi non biblici. Ci ha frenato, al momento, sia il patto di stabilità, sia e soprattutto la situazione economica complessiva ereditata dall’illegittima ed abusiva amministrazione targata Repice.

Parliamo della potabilità dell’acqua in località Campo. Come è possibile che accada ancora ciò nel 2013 in una città come Tropea?

R. Intanto contesto il modo in cui mi si pone questa domanda, come se Tropea fosse l’unica città al mondo ad aver avuto  questo problema. L’acqua in località Campo, così come in tutta la città,  è potabile al 100%. Le ultime analisi, di due  giorni orsono, hanno confermato la potabilità della stessa, scongiurando la presenza di colibatteri o di altri elementi inquinanti. I rilievi effettuati a valle, ossia nei rubinetti delle case e nelle fontane pubbliche ubicate in Largo Mercato (Tre Fontane), in largo Galluppi e in Via Umberto I, attestano inequivocabilmente la salubrità delle acque. Pertanto, e me ne assumo tutta la responsabilità, posso affermare che la problematica dell’acqua in zona campo è rientrata. Aggiungo ancora, per la tranquillità di tutti i cittadini, che  faremo eseguire mese per mese analisi complete e dettagliate e seguiremo la questione scrupolosamente a tutela della salute pubblica. Aggiungo solo, ma è un fatto meramente accessorio, che il sottoscritto abita e vive in zona Campo e l’acqua del rubinetto la usa per tutto, dall’igiene al consumo diretto.

Hai seguito sicuramente la battaglia del nostro blog contro la “Variante di Caria”, soprannominata “Variante della vergogna” della quale ha parlato anche Striscia la Notizia. Da amministratore tropeano, pensi che possa giovare realmente al territorio questa strada, che accorcerebbe i tempi di collegamento tra Vibo e Tropea di pochi minuti? Non sarebbe stato più opportuno spendere tutti quei soldi per mettere a posto le nostra strade provinciali in condizioni a dir poco vergognose?

R. Sulla vicenda sono stato con voi sin dal primo momento. Ritengo quest’opera non prioritaria per la viabilità provinciale ed oltremodo dannosa per l’ambiente e per il territorio drapiese. A questo punto però, occorre salvare il salvabile, perché l’interruzione dei lavori sarebbe ancora più grave del danno fatto. Dovremmo, tutti insieme, pretendere da chi ha partorito questo aborto viario, non solo che faccia presto per completare il tutto, ma che attrezzi l’intera variante di appositi cavalcavia e/o sottopassaggi che permettano ai contadini di poter attraversare comodamente la strada e quindi poter transitare da una parte all’altra dei loro lotti con facilità. Il danno subito dal paesaggio con l’eliminazione di ulivi secolari è incommensurabile. Ma oltre al danno non si deve aggiungere la beffa nel vedere l’ennesima cattedrale nel deserto di cui la Calabria è ormai piena e di cui i calabresi sono ormai disgustati.

Il tuo rapporto con l’opposizione, specie con l’ex sindaco Repice, non è stato mai idilliaco. Ti chiedo di dirmi una cosa che Repice ha fatto di buono durante il suo anno di attività e qual è stato l’errore più grave dell’ex primo cittadino sempre durante il suo breve “mandato”.

R. Di buono ha fatto ben poco. Mi viene difficile annoverare una sola cosa buona fatta dall’amministrazione a sua guida. Di guai invece ne ha lasciati tanti, su tutti quello del Porto con spese per avvocati e mancati incassi per centinaia di migliaia di euro. Solo una consulenza sulla questione porto, di 9 pagine, ordinata ad un noto studio di consulenza commerciale di Cosenza, per citare alcune di queste spese, è costata al comune la modica cifra di 65mila euro. Non parlo poi delle numerose illegittimità commesse nei 16 mesi a sua guida. Assunzioni illegittime, questione parchimetri, spese allegre e senza copertura di spesa come ad esempio il “famoso” carnevale col gusto ed altro ancora. Il peggior sindaco della storia politica cittadina, senza alcun dubbio. Aggiungo inoltre che Repice, e la sua “ciurma”, non ha trovato in me il solo avversario, ma l’intera amministrazione, al tempo opposizione, lo ha combattuto con tenacia e forza. Repice è stato una vera e propria delusione ed una cancrena politica per la città. Altro non aggiungo perché credo sia inutile aggiungere altro. Un lontano ricordo passato ormai nel dimenticatoio collettivo.

Continuiamo a parlare di politica. Siete stata une delle poche liste civiche, forse l’unica, che in occasione delle elezioni ha messo sul simbolo il nome di Scopelliti, il nostro presidente regionale. Poi Scopelliti è stato vicino a Repice… Cosa si sente di dire al governatore?

R. Dici bene. La nostra è stata l’unica lista civica in Calabria con un chiaro riferimento politico verso l’attuale governatore. Noi tutti, sindaco “in primis”,  siamo stati coerenti all’ennesimo grado. Altri no! Noi tutti, sindaco in primis, possiamo andare a testa alta. Altri no! Il mio sindaco ha sempre potuto affermare allora come oggi “io sono quel che ero e sarò quel che sono”. Altri, governatore compreso, non saprei!

Chi vedresti, anche se è prematuro parlarne, alla guida della nostra Regione?

R. Qualcuno che ami per davvero questa terra meravigliosa chiamata Calabria. Un uomo che metta al primo posto il rilancio ed il riscatto di un popolo e di  una terra martoriata da anni di insana e scellerata politica improntata al clientelismo, al voto di scambio, all’approssimazione, al pressappochismo, al malaffare. Un uomo o una donna dalle riconosciute ed indubbie qualità morali, onesto/a e saggio/o con una forte predisposizione al sacrificio e all’abnegazione, al servizio e all’apertura. C’è crisi di uomini retti e scrupolosi dappertutto, non solo in politica. Non ho un nome, ma persone con queste qualità ce ne sono ancora, anche in Calabria. La partitocrazia, con i suoi giochi di potere fini a se stessi segna il suo collasso definitivo ed occorrerà ricercare tra i cittadini e non tra i partiti questa figura. Mi auguro possa essere un uomo o una donna del popolo che abbia carisma ed esperienza, intelligenza ed energia da donare. Il cambiamento di rotta in questa regione non può più tardare e cambiare si può davvero, oggi più di ieri.

Andiamo un po’ fuori tema: dimmi un pregio dei tropeani e una cosa che non ti piace dei tuoi concittadini…

R. Le generalizzazioni non giovano mai per descrivere qualcosa, soprattutto se si tratta dei caratteri di un popolo. E’ difficile sul serio ragionare usando il generico. Ciò premesso posso affermare che i Tropeani hanno una dote formidabile, quindi un pregio, ovvero la propensione alla generosità, all’accoglienza, all’entusiasmo e sono innamorati della loro città. Spesso però si fanno vincere da una strana anarchia ed uno strano pessimismo che non giova all’animo e crea sentimenti negativi, ingiustificate chiusure, diffidenze reciproche, smisurati atteggiamenti rinunciatari, pettegolezzi e delazioni di basso profilo che sfociano spesso in inutili e sterili contrapposizioni. Questo è un difetto senza dubbio,  di cui ci si libera però molto facilmente laddove le cose cominceranno ad andare di nuovo per il verso giusto.

Concludiamo con una domanda secca: ti candiderai alla carica di sindaco alle prossime elezioni comunali?

R. Se le condizioni  ci saranno e se, soprattutto, la cittadinanza mi riterrà degno di ricoprire tale carica potrei sacrificarmi. Quello che invece vorrei, più di ogni altra cosa, che intorno all’attuale sindaco, intorno a Gaetano Vallone, si possa creare un gruppo coeso e forte, di giovani e meno giovani, che possano continuare dopo di lui ed insieme a lui, l’opera sinora svolta, le cose fatte per far tornare presto la città sulla linea della legalità, della collaborazione, del benessere sociale ed economico. La continuità amministrativa con le cose ben fatte, chiunque le abbia fatte, è quanto serve a questa città per un suo decollo definitivo. Fare il sindaco della propria città è la cosa più bella ed entusiasmante al mondo. Servire il proprio paese, soprattutto se questo paese si chiama Tropea,  credo sia un dovere morale per chiunque. Ripeto, senza eludere la domanda, se i cittadini mi vorranno a loro guida, mi sacrificherò, perché di un sacrificio si tratta,  come del resto sto facendo da qualche anno nel ruolo di assessore.

SERVIZIO a CURA di Mario Vallone

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