Due passi del libro “Figli del suo oratorio”

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La copertina del libro

AMICI LETTORI, COME SAPETE NEI GIORNI SCORSI LA THOTH, AGENZIA CHE CURA QUESTO BLOG, HA PRESENTATO AL PUBBLICO L’ENNESIMO LIBRO. SI TRATTA DI UN VOLUME, CURATO DA FRANCESCO PUGLIESE, INTITOLATO “FIGLI DEL SUO ORATORIO”, CHE TRATTA APPUNTO DELLA STORIA DELL’ORATORIO CARIESE, LUOGO DI ENORME IMPORTANZA PER IL PAESE. IL LIBRO, CORREDATO DA UN’AMPIA GALLERIA DI FOTO RARE, E’ DISPONIBILE PRESSO: L’EDICOLA DI INES A CARIA, L’EDICOLA DI BRATTIRO’, LA SEDE DELLA THOTH A CAPO VATICANO.

NEL PROSIEGUO UN DOPPIO EXTRACT DEL MEDESIMO VOLUME.

Cos’è stato, in poche parole, l’ oratorio F.M.A. a Carìa?
È stato un grande dono che, Dio e don Bosco, hanno voluto fare alla comunità di Carìa. Un qualcosa di bello, di grandioso che ha profondamente segnato questa comunità e ne ha modificato, in meglio, usi e costumi, modi di pensare e di vedere le cose. Un qualcosa che ha inciso fortemente sull’educazione, cristiana ed umana di un’ intera comunità. Una fucina di tante iniziative, di tanti momenti importanti. E’ stata proprio la presenza di questa struttura a fare la differenza all’interno della comunità di Carìa, che si è sempre distinta, da tutte le altre, per l’educazione, il profondo senso religioso dei suoi cittadini, per le sue tantissime iniziative per le sue “aperte vedute”. Una comunità che si è nutrita, per 35 anni, di spirito Salesiano e che, ancora oggi a distanza di anni, da questo “grande dono” raccoglie preziosi ed importanti frutti. Viva Don Bosco!

… L’opera F.M.A iniziò nel settembre del 1965 con l’apertura della casa Salesiana “Villa Orsola” sulla Via Provinciale. La primissima opera messa in cantiere fu l’apertura dell’asilo infantile intitolato, così come quello precedente l’arrivo delle suore a Caria, a Domenico Savio, il meraviglioso frutto della pedagogia di don Bosco. Oltre all’asilo, uno dei primi impegni nella comunità di Carìa fu l’ assistenza in parrocchia e la catechesi dei fanciulli e degli adulti. Il parroco di allora, don Salvatore Anastasio, incaricò le suore di prendersi cura dell’educazione cristiana delle nuove generazioni, soprattutto delle ragazze del paese. Questa attività, come tutte le attività dei primi anni, era portata avanti dalle suore ma rivolta esclusivamente alle ragazze. Lo stesso oratorio, nei primissimi anni, fu un oratorio esclusivamente femminile; solo successivamente venne esteso all’intera gioventù senza distinzione di sesso. Questo avveniva per due motivi principali. Primo – perchè le Case F.M.A. nascono (almeno all’inizio) come centri di educazione e di formazione rivolto alle giovani, mentre l’educazione dei ragazzi veniva affidata ai Salesiani di don Bosco. Secondo – perchè, soprattutto nei nostri piccoli centri, erano quelli ancora gli anni della distinzione tra uomini e donne; addirittura anche in chiesa ci si sedeva divisi: a destra i maschi e a sinistra le donne…

Francesco Pugliese

CLICCATE QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

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