A Drapia alla riscoperta dell’entroterra…

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Il castello Galluppi di Caria

Sabato prossimo nel territorio comunale drapiese è in programma una “Giornata alla riscoperta dell’entroterra”. L’appuntamento è organizzato dalla Pro loco Drapia, presieduta da Antonio Furchì ed ha ricevuto anche il patrocinio dell’Università di Reggio Calabria, ma il merito principale per aver reso possibile questo evento va a Domenico Aiello, membro del sodalizio drapiese e studente dell’ateneo reggino. Il Comune di Drapia ha dato anch’esso il proprio patrocinio, come pure Legambiente Calabria. Supporto e sostegno è venuto anche dall’UNPLI provinciale di Vibo Valentia,  dalle pro loco che nei mesi scorsi avevano stipulato il “patto per il territorio” (Tropea, Capo Vaticano, Zambrone, Zaccanopoli e Parghelia) e da alcune associazioni culturali drapiesi (Enotria di Brattirò, Antico Sentiero di Caria, Comitato Sagra Sujaca di Caria). Nello specifico, la manifestazione, che avrà luogo principalmente nella frazione Caria, ha come obiettivo quello di analizzare le risorse presenti sul territorio che si estende nella fascia tra la costa e l’altopiano del Poro. Durante la mattinata, i ragazzi del F.A.G. e gli altri partecipanti, dopo l’arrivo a Drapia con autobus da Reggio Calabria, si cimenteranno, accompagnati dai ragazzi dell’associazione “Antico sentiero”, in un percorso di Trekking inaugurato per l’occasione (allestito grazie ai contributi concessi per la realizzazione della manifestazione), nel corso del quale avranno l’opportunità di apprezzare le caratteristiche della flora locale e l’ampia variabilità eco-sistemica presente nel territorio, dal punto di partenza del percorso, fino all’arrivo nel cuore di un canyon in cui, oltre al paesaggio, potranno ammirare alcuni esemplari di Woodwardia radicans, una rara felce preistorica detta anche “il fossile vivente”. Sarà poi allestito un buffet, nel corso del quale verranno degustati i prodotti tipici del luogo. In questo frangente, grazie alla collaborazione dell’associazione “Enotria” di Brattirò e del comitato “sagra da sujaca” di Caria, saranno analizzate le caratteristiche di questi prodotti e le modalità di lavorazione. Nel pomeriggio, la giornata di studio si concluderà con il convegno dal titolo “Prospettive di sviluppo turistico rurale nell’entroterra del Poro” durante il quale relazioneranno, tra gli altri, professori provenienti dall’Università “Mediterranea”. In conclusione, vi sarà la la consegna degli attestati di partecipazione e di un omaggio in tema con la manifestazione (una bustina contenente alcuni semi). All’evento, hanno tenuto a precisare gli organizzatori,  potranno partecipare gli studenti di tutte le facoltà reggine, in quanto il tema principale sarà analizzato secondo diversi profili ed una delle caratteristiche della giornata sarà la multidisciplinarietà. Oltre all’esame delle ricchezze agro-forestali si porrà infatti l’accento sia sulle tematiche prettamente antropologiche che a quelle relative all’architettura del paesaggio ma anche sugli strumenti legislativi vigenti in materia di sviluppo turistico di aree come quella in analisi. Tutto questo avverrà adoperando una metodologia di lavoro che riuscirà ad unificare l’applicazione pratica al dibattito scientifico teorico, in maniera da consentire di raggiungere una completezza di analisi ed un approfondimento “a tutto tondo” della materia, fornendo così ai partecipanti una consapevolezza vera delle problematiche, degli strumenti e delle future applicazioni. “L’obiettivo che si intende perseguire – ha spiegato Domenico Aiello- è quello di favorire la creazione di un dialogo tra l’Università ed il territorio, offrendo nel contempo, la possibilità agli studenti della “Mediterranea” di conoscere le peculiarità della zona del Poro, tramite l’applicazione in loco delle nozioni e degli insegnamenti appresi durante il corso di studi e di approfondire queste tematiche grazie alle relazioni delle personalità presenti mentre la popolazione ivi residente avrà l’occasione di acquisire consapevolezza delle potenzialità del territorio ad oggi poco sviluppate e conosciute e di avere nozione delle prospettive di sviluppo di un zona che, storicamente a vocazione agricola, vive oggi una fase di preoccupante abbandono del settore, ma che, vista la vicinanza con la nota località turistica di Tropea, ha la possibilità di aprirsi allo sviluppo turistico.”

MarioVallone

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