Italcementi Vibo, si apre uno spiraglio

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14/06/12. Lo scorso 8 giugno, la Italcementi s.p.a. ha annunciato ufficialmente la cessazione dell’impianto produttivo di Vibo Marina, notificando agli 82 dipendenti l’attivazione della procedura di mobilità ai sensi degli artt. 4 e 24 della legge n. 223/91.

Nella mattinata del 12 giugno, al fine di favorire l’avvio di un confronto tra le parti per l’individuazione di possibili iniziative volte a limitare il forte impatto sociale che la dismissione dell’impianto è destinata a determinare sulla realtà economica della Provincia, si è tenuta, presso la Prefettura di Vibo Valentia, una riunione con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, le RSU dello stabilimento ed i dirigenti di Italcementi.

Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato anche il Sindaco della Città, il Presidente della Provincia ed alcuni membri della deputazione provinciale, i rappresentanti dei lavoratori hanno prodotto un documento unitario, con cui è stato chiesto il ritiro della procedura di mobilità ed è stato individuato un possibile percorso per il rilancio dello stabilimento, che prevede il coinvolgimento delle Istituzioni locali, finalizzato a promuovere in tempi brevi le condizioni per favorire il miglioramento della produttività dell’impianto.

Il documento è stato condiviso dai rappresentanti istituzionali presenti che hanno assunto l’impegno incondizionato di attivare tutte le iniziative ritenute opportune, ribadendo la strategicità per il territorio dell’impianto produttivo sia in termini occupazionali che di sviluppo.

I dirigenti di Italcementi, pur prendendo atto delle proposte, hanno confermato le determinazioni assunte, manifestando, nel contempo, la più ampia disponibilità ad un confronto in sede nazionale.

Le organizzazioni sindacali, al riguardo, hanno ribadito la necessità, per l’avvio di qualsiasi confronto, del ritiro del provvedimento di mobilità, considerato, peraltro, del tutto irrituale in quanto, pur giustificato da ragioni connesse alla crisi del mercato, evidenzia una strategia aziendale mirata alla dismissione, senza ricorrere agli ammortizzatori sociali che potrebbero essere, invece, attivati in una fase di criticità della produzione.

Dopo ampia discussione, la mediazione condotta dal Prefetto ha consentito di addivenire alle seguenti intese:

– la Italcementi si rende disponibile in sede di confronto a livello ministeriale a verificare la possibilità di attivare l’accesso agli ammortizzatori sociali per il periodo necessario al superamento delle criticità e, quindi, a ritirare i provvedimenti notificati.

– successivamente,  in caso di esito positivo del confronto in sede nazionale con il conseguente ritiro delle procedure di mobilità, verrà riconvocata una riunione presso la Prefettura al fine di dare concreto avvio al percorso individuato nel documento sindacale e condiviso dalle Istituzioni locali per il rilancio dell’impianto produttivo.

A seguito dell’incontro il Prefetto ha chiesto ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, di valutare l’opportunità di convocare in tempi brevissimi, il tavolo di confronto richiesto.

L’incontro è stato fissato, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per mercoledì 20 giugno.

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