Ricadi: le “dimissioni” dell’assessore Di Tocco

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08/06/12. “Se un uomo parte con delle certezze finirà con dei dubbi; ma, se si accontenta di iniziare con qualche dubbio, arriverà alla fine a qualche certezza”. Qualcuno, leggendo, starà sicuramente pensando di avere avuto una svista, oppure che ci possa essere stato un errore d’impaginazione, ma, la verità è molto più semplice e l’attinenza alla citazione di Bacone subito svelata, il “suggerimento” del grande filosofo sembra infatti l’unica soluzione alle difficoltà di un cronista che, come me, si chiede che fine abbia fatto l’assessore Giuseppe Di Tocco.

Solitamente, seguendo le tracce di una “vox populi” sulle possibili dimissioni di un qualsiasi componente della Giunta, la prima cosa sensata da fare è quella di controllare accuratamente l’albo pretorio del Comune, che, nella maggior parte dei casi, rende note al pubblico notizie importanti come dimissioni ed assegnazioni nuove deleghe, ma, fatto ciò, continuo ad essere circondata dal vuoto di notizie, unico indizio l’assenza, ormai da tempo, dell’assessore alle riunioni della Giunta. Certa che l’architetto Di Tocco non abbia mai dimostrato, almeno apertamente, l’intenzione di darsi all’emulazione del mago Houdini oggi sono ancora qui a chiedermi: com’è possibile che il nome del responsabile di un assessorato così importante come quello all’urbanistica e lavori pubblici svanisca improvvisamente dalle delibere di giunta senza lasciare traccia alcuna e, con le stesse modalità,  la sua firma  non si legga più in nessuno degli atti dell’ufficio tecnico di cui lo stesso assessore dovrebbe essere dirigente? Nessuna risposta scritta ai miei interrogativi, la certezza delle dimissioni arriva solo “a parole”.

Continuando però a spulciare documenti con la stessa certosina pazienza con cui l’architetto Di Tocco ha riordinato gli ultimi decenni dell’ufficio tecnico comunale, scopro che il suo nome è improvvisamente sostituito da quello di Francesco Pantano per quanto riguarda l’assessorato  e da quello di Vincenzo Calzona, a quanto pare “nuovo” responsabile dell’ufficio tecnico. In un storia comunale ricca di molteplici ed improvvise dimissioni, come quelle degli ingegneri Crispino, Bruzzaniti e Salerno, squarciata nella sua iniziale maggioranza dall’estromissione dei tre componenti del “Movimento Scopelliti Presidente”, che significato hanno le dimissioni di quello che possiamo considerare una parte della muratura portante della Giunta, e come interpretare la silenziosa nomina dei suoi sostituti?  

Cecilia Fiamingo

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