Una scuola per la legalità

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10/04/12. A partire da venerdì 13 aprile, l’Istituto Tecnico Industriale  “E. Fermi”, di Vibo Valentia avvierà  il primo dei tre moduli del progetto, “Apprendere nella legalità”, risultato idoneo e rientrante nel progetto didattico “Una scuola per la legalità”, finanziato nell’ambito del Por Calabria 2007/2013.

Il percorso didattico, sulla scia delle linee nazionali, ha come obiettivi cardine la diffusione della cultura della legalità, la prevenzione e, quindi, la riduzione della dispersione e dell’abbandono scolastico, in particolare nelle aree ad alta densità mafiosa. Intenti che sono stati alla base della proposta didattica formulata dal dirigente scolastico, dr.ssa Giovanna Pileggi, unitamente ai docenti interni Filippo Luciano (Referente del progetto), Prof. Basilio Valente (Referente Scientifico) e sig.ra Vittoria Costa (D.S.G.A.)  che hanno posto, quale fulcro del progetto, la costituzione di una task force della legalità, composta da 14 docenti interni alla scuola, 6 docenti esterni, 2 tutor esterni, 2 animatori esterni, a cui spetterà gestire, coordinare e pianificare gli incontri frontali con ben 130 ragazzi della scuola, distribuiti su 6 moduli di 60 ore, di cui due in regime di convittualità esterne all’Istituto (in Sila), nel corso dei quali tratteranno tematiche relative all’educazione ambientale (moduli 2 e 3).

Il progetto “Apprendere nella legalità”, composto da 6 moduli:“Competenze Sociali e Civiche”; “Vivere bene in un ambiente sano”; “Alla scoperta del Territorio”, “Costruiamo una Scuola più sicura”; “Il senso educativo dello sport”; “Energie rinnovabili”, persegue, affrontando il tema della legalità attraverso variegate prospettive quali: migliorare l’autoconsapevolezza, l’accrescimento dell’autostima, la fiducia nell’uso delle proprie competenze, l’utilizzo di attrezzature multimediali al fine di favorirne l’apprendimento, nonché l’introduzione di pratiche didattiche innovative.

<Uno degli obiettivi fondamentali del progetto-ha dichiarato il dirigente scolastico Pileggi- è quello di giungere ad un tredunion tra  famiglia, scuola e società civile, attivando in modo virtuoso e consapevole quella fase di  ‘socializzazione’ intesa come  il complesso processo attraverso il quale l’individuo diventa un essere sociale, integrandosi  in una comunità>.
Il tema della legalità, è il liet motiv di tutti i progetti,  che saranno avviati a partire dal mese di aprile e che impegneranno , rendendoli protagonisti, 130 studenti per circa due mesi.
< Tutto parte dalla forte convinzione- ha proseguito la dr.ssa Pilegi- tanto degli organi regionali, quanto del gruppo di lavoro impegnato negli stessi, che scuola e cultura svolgano un ruolo determinante per la formazione di cittadini consapevoli dei propri diritti, ma allo stesso tempo coscienti di avere pari doveri, partendo proprio dal concetto di legalità espresso in tutte le sue forme. Non dimentichiamo che la cultura è la nostra forza e un utile strumento per  previene la diffusione dell’illegalità e per stimolare i ragazzi, coinvolgendoli in un sano cammino di crescita allontanandoli così, dal pericolo di cadere in quella trappola dell’illegalità che punta ad ottenere la fiducia dei soggetti più deboli, al fine di  inserirli in un circolo perverso,  trasformandoli da vittime in carnefici>.

Il bando formulato dalla Regione Calabria-assessorato alla cultura- ha immediatamente interessato il dirigente scolastico, prof. Giovanna Pileggi, per tematiche e possibilità di impiego( anche se a tempo determinato) di molti precari, oltre che per l’aspetto formativo degli studenti-soprattutto in chiave di crescita umana e sociale.

Moltissime le richieste di partecipazione e difficile la selezione dei primi beneficiari dei corsi, anche se ciò ha fatto ben sperare i promotori, soprattutto perché la maggior parte dei soggetti che frequentano l’ITIS “E. Fermi” provengono da tuttala Calabriae da contesti sociali molto difficili. <Uno dei punti più importanti e ampiamente sottolineati dal magistrato  Gratteri nel corso di uno dei seminari formativi Por- ha ricordato il dirigente ITIS Giovanna Pileggi- è quello da noi applicato, è il coinvolgimento attivo delle famiglie e soprattutto la conoscenza degli studenti non solo dal punto di vista didattico, ma anche intimo mediante l’instaurazione, grazie ai moduli del progetto, di situazioni che stimolino il rapporto empatico. Per ottenere i risultati auspicati, è necessario conoscere affondo il giovane e la sua famiglia, in modo da poter agire positivamente e incisivamente su due fronti. Da un lato incentivando gli studenti e rendendoli partecipi della loro crescita, dall’altro  coinvolgendo direttamente le famiglie al fine di far loro appurare l’importanza di mandare i giovani a scuola anche in orario extrascolastico, piuttosto che lasciarli, anche se non allo sbando, comunque aggirarsi in quegli ambienti negativi dove potrebbero esser facile preda di quel animale meglio conosciuto come malavita.

In definitiva- ha concluso il dirigente Pileggi- verranno perseguiti, attraverso lo sviluppo di competenze chiave, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale, la conoscenza e il rispetto degli altri a partire dall’ambiente, dalla storia e dalle testimonianze dei predecessori, oltre che l’occupazione, l’impiego di energie rinnovabili, il rispetto per se stessi, per il proprio corpo, l’ambiente che ci ospita e l’altro da sé, dimostrando ai ragazzi che la legalità, applicata in ogni settore, è l’unica vera forma del vivere che realmente “conviene”>.

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