Caria, il fantasma di Stefaneju

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La leggenda di STEFANEJU (Stefanello) è un racconto arrivato ai nostri giorni, ma che contiene un minimo di verità. Stefanello era un bambino di 9 anni morto (alcuni secoli fa) nel burrone di Muzzari (tra Caria e Spilinga), ma del quale mai è stato ritrovato il corpicino (o meglio, così tramandano gli anziani). Stefaneju ogni giorno insieme al padre si recava in località Muzzari per pascolare le mucche e per giocare (il burrone di Muzzari è vicinissimo al paese di Caria). Un giorno Stefaneju e il padre vennero travolti all’improvviso da una frana staccatasi in seguito alle abbondanti piogge. Arrivata la notizia in paese, iniziarono le ricerche degli sfortunati con la speranza di trovarli ancora in vita. Sotto l’enorme cumulo di terra venne ritrovato il corpo senza vita del padre di Stefano, mentre del corpo del bambino non si ebbe più traccia: non fu mai più trovato. Attorno al corpo non ritrovato del bambino è sorta la leggenda di Stefaneju, che racconta che ogni notte Stefaneju si aggira in quei luoghi. Addirittura c’era chi sosteneva che ogni notte nel burrone di Muzzari affacciandosi dal paese si poteva vedere un bambino che nel cuore della notte pascolava le mucche. E alcuni sostenevano anche di aver visto e di aver parlato con Stefaneju per le vie del paese durante la notte. Questa storia veniva raccontata e viene raccontata ancora oggi per evitare che i bambini si avvicinino al burrone di Muzzari: “Non ti avvicinari a timpa ca ti tira ja sutta Stefaneju (non ti avvicinare al burrone perché Stefano ti tira giù)”

FRANCESCO PUGLIESE

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